Calzaturiero, torna la cassa integrazione per le aziende.
Fermo | La Cna esprime soddisfazione per il provvedimento.
di Roberto Valeri
Anche nel 2005 e nel 2006 le aziende calzaturiere potranno contare, per cercare di superare la crisi, sulla possibilità di applicare la Cassa Integrazione Straordinaria.
Già lo scorso anno le piccole aziende avevano potuto utilizzare fondi per l'applicazione dell'ammortizzatore sociale (grazie ad un accordo tra la regione Marche e il Ministero del Lavoro) e i risultati, secondo un'elaborazione del centro studi Cna del Fermano si erano visti: tale norma nel 2004 aveva risposto alle esigenze di circa cinquecento aziende del distretto calzaturiero fermano-maceratese interessando ben 2627 addetti.
Soddisfatta per il rifinanziamento è la Cna che prevede l'applicazione degli ammortizzatori sociali anche nel settore tessile: infatti, nei giorni scorsi è stato firmato l'accordo con il Ministero del Lavoro che ha accolto le richieste della Regione.
Per combattere la precarietà del settore Tessile Abbigliamento Calzature (TAC) che sembra non possa risolversi nel breve periodo, sono stati stanziati 15 milioni di euro che si pensa possano servire a riqualificare il comparto e ad attuare le riconversioni necessarie.
Secondo Paolo Tappatà della Cna, la sigla del nuovo accordo governativo era ed è necessaria in questo periodo in considerazione del perdurare della crisi che interessa il comparto. In base alle nostre previsioni, saranno soprattutto le aziende contoterziste ad utilizzare tale strumento per far fronte ad una situazione di difficoltà per la quale non si prevedono al momento particolari inversioni di tendenza e per dare continuità a quel processo di ristrutturazione, d'innovazione tecnico-culturale e, in alcuni casi, di conversione. Comunque, si tratta di un'iniezione di ottimismo e dà speranza di prospettive al futuro.
La richiesta di fondi, integralmente accolta dal Ministero, era basata sull'elaborazione di un Piano regionale per la gestione della crisi e delle garanzie sociali che è stato ritenuto pienamente rispondente alle esigenze del settore Tessile- Abbigliamento Calzature (TAC) delle Marche.
E' uno dei pochi accordi di questo tipo in Italia - ha spiegato l'assessore regionale Ugo Ascoli- e interessa fino al dicembre 2006, (ma prorogabile) tutte le aziende artigiane e industriali con meno di 15 dipendenti che altrimenti non avrebbero potuto beneficiare della cassa integrazione. L'intesa ministeriale si inserisce nel solco dell'altro provvedimento ottenuto lo scorso anno, con 8 milioni di euro stanziati in favore del settore calzaturiero.
La CNA ha voluto con forza il rifinanziamento della CIGS, dato che le imprese del calzaturiero sono per il 75% imprese artigiane, ed è stata tra i primi firmatari del piano di gestione della crisi.
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19/05/2005
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