Infuocato Consiglio comunale a Martinsicuro
| MARTINSICURO - La prima seduta del dopo surroga inasprisce la battaglia politica nel capoluogo truentino. La maggioranza approva il bilancio di previsione.
di Boris Giorgetti
A dir poco burrascosa la seduta ordinaria del Consiglio comunale di Martinsicuro del 17 maggio che, dopo una dura e lunga battaglia politico-istituzionale, ha potuto prendere atto dellavvenuta surroga del Consigliere dimissionario Piero Rossi (Ds) con la Consigliera entrante Morena Contini (Rc).
A scaldare gli animi (lopposizione, pur essendo presente in sala, è entrata formalmente in seno al consiglio a seduta già aperta dai soli undici consiglieri di maggioranza) ha provveduto subito un diniego da parte del Sindaco Leonilde Maloni a concedere la parola ad alcuni consiglieri del centro destra. Il tema controverso (neanche a dirlo) era sempre quello della surroga.
Dopo aver dato atto dellingresso nel consesso civico della Contini ed averle dato la possibilità di un breve saluto, il Sindaco è passato immediatamente ad illustrare i quattro punti allordine del giorno, tutti relativi allapprovazione del bilancio di previsione.
Vani i tentativi dei consiglieri Vallese, Paci e dellex Sindaco Micozzi di esprimere il proprio dissenso in merito alla scelta da parte della maggioranza di avallare la decisione del commissario ad acta (nominato dal Difensore civico della Regione) che ha consentito il subentro dellesponente di Rifondazione comunista.
In pochi secondi lassemblea è diventata unarena dove i già citati esponenti della minoranza, e i colleghi Pierantozzi e Dursi (Assessore al turismo) della maggioranza, non se le sono certo mandate a dire La costanza e la pervicacia dellAssessore alle Finanze, Emidio Ragni, nellesposizione dei conti delle casse comunali, è riuscito nellintento di raffreddare gli animi per alcuni minuti.
Al termine del suo intervento, lopposizione ha potuto, finalmente, prendere legittimamente la parola, e naturalmente i vari interventi sono tornati sullormai annosa questione surroga, balzata allattenzione della cronaca nazionale e approdata anche in Parlamento per linterpellanza dellOn. Nicola Crisci (Ds). Il bilancio è stato quindi approvato dagli undici consiglieri di maggioranza, con lopposizione uscita in massa dalla sala consiliare al momento del voto. Siamo certi, comunque, che la controversa questione non sia finita qui.
A scaldare gli animi (lopposizione, pur essendo presente in sala, è entrata formalmente in seno al consiglio a seduta già aperta dai soli undici consiglieri di maggioranza) ha provveduto subito un diniego da parte del Sindaco Leonilde Maloni a concedere la parola ad alcuni consiglieri del centro destra. Il tema controverso (neanche a dirlo) era sempre quello della surroga.
Dopo aver dato atto dellingresso nel consesso civico della Contini ed averle dato la possibilità di un breve saluto, il Sindaco è passato immediatamente ad illustrare i quattro punti allordine del giorno, tutti relativi allapprovazione del bilancio di previsione.
Vani i tentativi dei consiglieri Vallese, Paci e dellex Sindaco Micozzi di esprimere il proprio dissenso in merito alla scelta da parte della maggioranza di avallare la decisione del commissario ad acta (nominato dal Difensore civico della Regione) che ha consentito il subentro dellesponente di Rifondazione comunista.
In pochi secondi lassemblea è diventata unarena dove i già citati esponenti della minoranza, e i colleghi Pierantozzi e Dursi (Assessore al turismo) della maggioranza, non se le sono certo mandate a dire La costanza e la pervicacia dellAssessore alle Finanze, Emidio Ragni, nellesposizione dei conti delle casse comunali, è riuscito nellintento di raffreddare gli animi per alcuni minuti.
Al termine del suo intervento, lopposizione ha potuto, finalmente, prendere legittimamente la parola, e naturalmente i vari interventi sono tornati sullormai annosa questione surroga, balzata allattenzione della cronaca nazionale e approdata anche in Parlamento per linterpellanza dellOn. Nicola Crisci (Ds). Il bilancio è stato quindi approvato dagli undici consiglieri di maggioranza, con lopposizione uscita in massa dalla sala consiliare al momento del voto. Siamo certi, comunque, che la controversa questione non sia finita qui.
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18/05/2005
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