I 125 lavoratori del magazzino Conad Adriatico di Monsampolo interessati da una procedura di mobilità valutano in queste ore se accettare una ipotesi di accordo firmata venerdì 11 marzo da sindacati e Rsu.

Da parte loro i sindacati stanno apportando le ultime modifiche al testo, perché non ci siano ambiguità su alcuni passaggi. Per esempio quelli riguardanti gli incentivi per chi accetta la cassa integrazione, di 6 mila euro più 600 euro per ogni anno di anzianità, o quelli in cui si parla dell’impegno da parte di Conad Adriatico per la riassunzione presso punti vendita Conad (naturalmente in base alle necessità) o presso la cooperativa CLO, che gestirà per conto di Conad il magazzino di Monsampolo.

 

Quanto allo stabilimento di San Salvo (Ch) nel quale Conad Adriatico sta trasferendo il centro smistamento merci per il centrosud, il capogruppo di AN del Comune di San Salvo Graziano Artese denuncia le condizioni precarie dei lavoratori, in particolare quelli che avrebbero acquisito la qualifica di “socio-facchino”, oltre ai cinque licenziamenti già operati dalla cooperativa Tigrai. Artese chiede quindi al sindaco Gabriele Marchese la convocazione di un “tavolo istituzionale”, con la partecipazione delle parti sociali, per discutere delle condizioni dei lavoratori.