La vita cittadina di questi giorni, tra problematiche di ordinaria amministrazione, condizioni atmosferiche e drammi umani, si distingue anche per grandi eventi culturali, appuntamenti che rendono Fermo viva socialmente.

L’ultimo avvenimento è stato il concerto di Gino Paoli e Ornella Vanoni che si è tenuto presso il teatro dell’Aquila. E’ stato un successo di pubblico, annunciato per la rilevanza dell’appuntamento ma non tanto scontato per via della neve precipitata in modo del tutto straordinario proprio negli stessi giorni . Fermo è stata la città che ha dato via al tour dei due grandi interpreti della musica italiana diretti da Maurizio Costanzo, evento che riempie di orgoglio i fermani e che è stato rilevato da tutti i media nazionali e locali: da Uno Mattina (RaiUno) a Verissimo (Canale5), fino al Tg5, Tg3 (nazionale e locale), radio Rai, La 7, Tv Centro Marche,  i quotidiani… tutti in concerto hanno annunciato l’avvio del tour dal teatro dell’Aquila e lo svolgimento delle prove  di preparazione al grande concerto nazionale proprio a Fermo. Anche nel sito internet di Gino Paoli si parla della nostra città e dal Sistina di Roma, dove si trova attualmente, Ornella Vanoni ricorda nel corso delle interviste la grande neve di Fermo. Dati alla mano, non possiamo che esprimere soddisfazione: ancora una volta la nostra città, con il suo prezioso gioiello che è il teatro dell’Aquila, ha dimostrato di essere ricettiva e pronta di fronte ai grandi eventi che costituiscono la vita cittadina. Questa volta la visibilità c’è stata.

Per quanto riguarda la mostra Collectio Thesauri, in corso presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, a cui Fermo partecipa con una cospicua donazione di pezzi straordinari provenienti dalla Biblioteca, è vero che tra i saluti delle autorità del giorno dell’inaugurazione non è stato menzionato il comune di Fermo ma delle preziose opere inviate e della mostra satellite Con le ali degli angeli la stampa tutta ne ha dato notevole rilievo e, tra  tutti i comuni partecipanti, a Fermo ha avuto il maggior risalto. Purtroppo, chi dimentica la nuova Provincia nel momento dei saluti di inaugurazione della mostra  è la nostra stessa regione che, chissà per quale disegno strategico o dimenticanza, continua ad ignorarci.

L’attività culturale, comunque, non si arresta: fino al 31 gennaio, con 15 giorni di proroga, il nostro amato quadro del Rubens, la Natività, è  il fiore all’occhiello per la manifestazione “Genova capitale europea della cultura”; nel corso della conferenza stampa è stata segnalata l’eccezionalità del quadro fermano, di seguito sono apparsi servizi su tv, radio e giornali. Riconoscimenti e gratitudine sono giunti  al sindaco stesso perché la sua città ha concesso la preziosa tela (Vittorio Sgarbi ne ha illustrato l’importanza e dedicato un catalogo edito da Skira).

Attualmente Fermo è presente anche  presso la storica sede del Pio Sodalizio dei Piceni di Roma con le stampe dell’incisore Giambattista Piranesi custodite nella biblioteca fermana; la nostra stessa biblioteca partecipa anche alla mostra di Venezia in corso “Il teatro dei corpi. Le pitture colorate d’anatomia di Girolamo Fabrici D’Aquapendente” con l’esposizione della stampa del De Humani corporis fabrica di Andreas Vesalius dell’editio princeps.