Non mi ero mai accordo che il consigliere regionale Guido Castelli si fosse interessato, per la nostra città, di Neurochirurgia, di pesca, di distretto agroindustriale, di turismo; anzi la sua esperienza regionale ha lasciato, così mi dicono, una coda di delusione.

 

L’onorevole Giulio Conti è stato presente a Roma con i pescatori e si è molto attivato in incontri con i vertici della Zona Territoriale 12 per la nostra sanità; quando è stato chiamato, l’onorevole Conti è puntualmente intervenuto con grande disponibilità. A meno che Castelli non pensi di fare virtuosità politica con fatua grafomania o cercando di mettere cappello sulle cose che altri fanno.

 

Rimango altresì stupefatto da una specie di delirio di onnipotenza che Castelli manifesta, evidenziando tute le sue cariche di partito a sostegno del diritto di intervento politico; forse così facendo, rivestendo la sua persona di una boriosa aureola, non si accorge di scoprire la sua fragilità politica.

 

Andando nello specifico sulla Lega Navale, è difficile pensare che l’estromissione del presidente e di due consiglieri tutti di AN, possa non avere un significato politico. E di fronte ad una interrogazione in parlamento presentata dall’onorevole Conti, intesa a chiarire questa delicata questione, l’avvocato Guido Castelli avrebbe fatto meglio “politicamente”, ad attendere la risposta.

Forse Castelli crede alla visibilità parolaia e si affanna a gestire questa sua immagine senza comprenderne un possibile effetto boomerang. L’errore politico è innocuo nella sfera privata ma diventa pericoloso quando è compiuto da un dirigente del partito.