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La legge sulla cassa integrazione nel calzaturiero è stata rifinanziata.

Fermo | ANCONA - Incontro tra l’assessore regionale Ugo Ascoli ed i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sindacali.

di Roberto Valeri

Nel corso della riunione svoltasi in Regione alla presenza dell'assessore Ugo Ascoli, si è deciso il rifinanziamento della norma che prevede l’applicazione della cassa integrazione alle imprese calzaturiere.
Ne dà notizia la CNA che sottolinea come proseguirà nella sua opera di monitoraggio delle modalità applicative e invita tutti gli imprenditori interessati a rivolgersi agli uffici territoriali per ulteriori informazioni.

Il provvedimento riveste un'importanza capitale per il mondo dell'imprenditoria del calzaturiero, poiché grazie all’applicazione della cassa integrazione guadagni le aziende hanno avuto la possibilità di far fronte a momentanei cali della produzione riuscendo nel contempo a evitare l’abbassamento dei livelli occupazionali, che spesso si traduce con la perdita di professionalità importanti.

Le domande per accedere alle agevolazioni, ha spiegato proprio l'assessore Ascoli ai rappresentanti delle associazioni sindacali e imprenditoriali presenti, si possono presentare sin da subito nello stesso modo in cui sono state fatte applicando la precedente norma.

Per gli imprenditori, è importante sapere che l'accesso alle agevolazioni è permesso anche  alle aziende che ne avevano usufruito in passato: se, ad esempio,le aziende avevano fatto richiesta di applicazione della cassa integrazione per il tempo massimo di quattro mesi ora potranno richiedere le agevolazioni per altri quattro mesi.

Dal prossimo mese di marzo la Regione tornerà ad erogare i fondi alle aziende: una differenza, rispetto alle disposizioni contenute nella precedente norma, è relativa all’ammontare delle spettanze per i lavoratori collocati in cassa integrazione.
Infatti, non riceveranno più l’80 per cento dello stipendio ma circa il 72 per cento.

Paolo Tappatà, funzionario della CNA di Fermo, ha sottolineato che, con questa norma,
alla fine del mese di dicembre erano complessivamente 500 le domande presentate dalle aziende che hanno richiesto l’applicazione della cassa integrazione guadagni per oltre duemila addetti.

La norma – ha spiegato ancora Tappatà – ha rappresentato quindi un validissimo strumento di sostegno per le aziende impegnate a superare la difficile fase congiunturale che sta ancora interessando il settore.

14/02/2005





        
  



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