Prima presentazione del bilancio di previsione 2005 del Comune di San Benedetto, ai tre comitati di quartiere Mare Sentina (presidente Alfredo Cicconi), Porto d’Ascoli centro (Giorgio Panichi), Ragnola (Giovanni Capriotti). La riunione si è svolta ieri sera nella sala “don Marino” della chiesa “Cristo Re” (assente il parroco don Pio Costanzo).

Ed è subito botto: l’assessore alle finanze Vignoli e il sindaco Martinelli hanno affermato, dinanzi ad una cinquantina di cittadini, che l’amministrazione sta studiando una riduzione dell’ICI sulla prima casa, compensando almeno una parte delle minori entrate con un inasprimento dell’ICI sulle case sfitte. In questo modo si darebbe anche un incentivo ad immettere più case sul mercato degli affitti. Per il momento nessuna cifra.

Vignoli ha fornito alcuni dati sul bilancio comunale. Le tre principali voci di spesa riguardano il personale, i servizi, i mutui. Attualmente 9 milioni di euro vengono assorbiti dalla gestione dei rifiuti, 6 milioni dal sociale, 2,8 milioni dalla pubblica istruzione, 2 milioni dalla polizia municipale. Ha inoltre parlato di “consistenti somme” disponibili per la manutenzione straordinaria nei quartieri. Il sindaco ha ribadito che la pressione fiscale è rimasta invariata negli ultimi anni e ricordato che la sede dell’università a Palazzo Vannicola porterà 4-500 ragazzi a Porto d’Ascoli, a beneficio dell’indotto.

Nel corso del dibattito spazio per le grandi opere, con polemiche all’indirizzo di “qualcuno” della minoranza. Il sindaco ha infatti detto che entro la fine di febbraio partiranno i lavori per la riqualificazione del palazzo di via Turati, un’opera fin qui bloccata dalla Sovrintendenza ai beni architettonici delle Marche, anche per la raccolta firme promossa da “qualcuno” che a detta del sindaco non voleva si realizzasse tale intervento.

Entro febbraio, ha detto l’assessore ai lavori pubblici Poli, verrà completata la pista ciclabile che congiunge viale dello Sport a via Mare. L’ultimo tratto sarà in asfalto trasparente, come già specificato in passato. Verranno inoltre rispettati i tempi per la riqualificazione del primo tratto di lungomare: per il sindaco “tutto finito” prima dell’inizio dell’estate, senza bancarelle, che verranno riposizionate altrove, per liberare la visuale sul mare.

Più di un cittadino ha sollevato la questione dei cani che sporcano le strade: il sindaco ha annunciato una “campagna di repressione” del fenomeno e l’assessore alla polizia municipale Felicetti ha aggiunto che verranno aumentati i controlli su palette e sacchetti che i proprietari dei cani dovrebbero sempre avere con sé (per usarli) durante la passeggiata quotidiana. In difetto sanzioni da 25 a 50 euro.

Tra il pubblico il presidente della commissione bilancio La Manna. Temi classici negli interventi dei cittadini: chiesti il rifacimento di strade, fogne, marciapiedi e illuminazione, più vigili urbani e parcheggi. Citati i casi di via Monte Aquilino, via Monte Conero, via Tronto, via Mare e la pericolosità dell’incrocio via Colleoni/via del Cacciatore. Allagamenti e strade che si riempiono di terra ad ogni pioggia non sono ancora fenomeni relegati nel passato. Sindaco e assessori hanno preso nota. Il sindaco non ha lesinato qualche criptica indicazione sul suo futuro politico: “tutti i problemi di San Benedetto non possono essere risolti in 4 o 5 anni”.

Su alcune questioni, come la riapertura del sottopassaggio nella zona della scuola Cappella,  stato ricordato che la competenza è della Provincia: il presidente Massimo Rossi si è già impegnato nelle scorse settimane ad intervenire in tempi ragionevoli.

L’assessore Poli e il presidente del comitato Mare Sentina paventano che l’istituzione della riserva naturale possa alimentare la diffusione di zanzare in città. Più ottimista, Poli, sull’inquinamento atmosferico (buoni gli ultimi dati) e su quello elettromagnetico (“le ultime antenne sono a bassa frequenza e in caso di parere favorevole da parte dell’ARPAM è difficile opporre un diniego”).

Per quanto riguarda i due nuovi ponti sul Tronto, Poli ha incontrato la scorsa settimana i rappresentanti delle Regioni Abruzzo e Marche e delle Province di Ascoli e Teramo: i 33 miliardi di lire stanziati nel 2000 non basteranno per entrambe le opere. L’Università dell’Aquila sta elaborando il progetto definitivo per quello stradale. Alla Regione Marche la progettazione di quello ferroviario.