L’articolo del 20 gennaio su “ilquotidiano.it” anche se privo di firma, dal tono sprezzante che lo anima e dall’impronta arrogante che lo caratterizza è facilmente riconducibile alla mano del Presidente Rossi, che in questo modo invece di sostenere un confronto costruttivo, continua a lanciare provocazioni e offese più sul piano personale che politico.

Caro Rossi, non credo che l’assessore Maroni abbia bisogno del Suo patrocinio di difesa, bensì del Suo rispetto politico, cosa che Lei non ha né della minoranza, né della maggioranza che la sostiene e soprattutto della parte più moderata. Trovo veramente, nel Suo caso, “stucchevole” e di grande ipocrisia politica le dichiarazioni che fa sulla Democrazia Cristiana che fino a ieri da militante comunista ha ferocemente insultato e denigrato nei principi, nei valori e negli uomini, ricorrendo anche all’uso della magistratura.

Le suggerisco di non darsi quell’aria saccente di buonista e bravo amministratore, perché i fatti e la storia se osservati al di la della propaganda e della cortina fumogena che Lei solleva, rivelano che la Sua capacità amministrativa è ben inferiore a quella che va millantando, basta vedere la pessima qualità progettuale e funzionale delle opere realizzate a Grottammare e i relativi costi per la comunità.

Non da meno il suo impegno in Provincia, che non mi sembra abbia prodotto gran che in termini amministrativi se non prendere atto di quanto fatto dalla precedente amministrazione (Colonnella) e avviare una modifica organizzativa e Statutaria poco condivisa, infatti bocciata nell’ultimo Consiglio per la sua scarsa funzionalità.

Contrariamente alle Sue affermazioni, in Consiglio Provinciale sono sempre stato presente, eccezion fatta per le tre volte in cui è stato convocato contestualmente alle sedute della Camera dei Deputati. In qualità di Consigliere ho potuto rilevare che tra gli argomenti all’ordine del giorno buona parte sono di taglio politico ideologico, come l’iscrizione all’associazione NO GLOBAL (rinviata) o gli attacchi al Governo Nazionale, con il risultato di intralciare e togliere spazio ad un dibattito politico amministrativo che sarebbe più confacente all’Ente che Lei Presiede.

La Sua risposta alla mia interrogazione, sulla mancata nomina del difensore civico, sembra  pienamente rilevare il poco rispetto che Lei ha per i metodi della democrazia, poiché oltre a palesare le scarsa volontà di realizzare questo importante strumento di garanzia per i cittadini, ha avuto la sfrontatezza e l’irresponsabilità politica di minimizzare e giustificare le proprie mancanze nascondendosi dietro l’inadempienza delle altre amministrazioni provinciali marchigiane (guarda caso di sinistra).

Caro Rossi che i nazisti e i comunisti hanno riempito il nostro passato di “morte e miseria” è scritto nella storia e il nostro Presidente Berlusconi ha fatto bene a ricordarlo agli Italiani, perché ancora oggi nonostante la democrazia abbia radici salde nel nostro Paese e nelle menti e nei cuori dei nostri cittadini, dietro la maschera buonista di molti cova ancora il seme dell’odio e dell’eversione.

Mi auguro comunque, che tutta questa tensione politica, con la volontà di entrambi, possa trovare quanto prima una dimensione di maggior rispetto reciproco con l’abbandono di posizioni che per il loro sapore ideologico turbano l’equilibrio di un costruttivo dibattito democratico.

*Consigliere provinciale di Forza Italia