Brindisi e polemica. L’on. Scaltritti e gli assessori Poli (lavori pubblici) e Tassotti (sport) presentano la decisione presa dal prefetto e dal questore di Ascoli (rispettivamente Giuseppe Destro e Nicolò D’Angelo) di riaprire alcuni spazi davanti alla curva nord dello stadio “Riviera delle Palme” di San Benedetto: 300 posti auto in tutto, divisi in una zona da 160 e una da 140 (quella a ridosso dei campi di calcetto).

 

Scaltritti ringrazia prefetto e questore per la disponibilità e si augura che in futuro possano essere valutate ulteriori concessioni. Tassotti sottolinea che resta in funzione i bus navetta gratuiti per i tifosi, uno dalla stazione di San Benedetto l’altro dall’Agraria, e che non tutti gli stadi delle squadre di serie C o serie B presentano gli stessi standard di sicurezza di quello di San Benedetto. Sottolinea infine l’attenzione che l’amministrazione rivolge proprio alle società di pattinaggio.

 

Poli cita alcuni dati: “nel 2004 abbiamo speso 200 mila euro per ottenere l’agibilità dello stadio per circa 13 mila spettatori. Entro un mese, con ulteriori 60 mila euro di interventi, dovremmo raggiungere l’obiettivo”.

Il primo spazio, più a ridosso dello stadio, è utilizzato anche da circa 400 bambini e ragazzi delle società di pattinaggio cittadine, che partecipano regolarmente a gare di livello europeo e mondiale. Per il ritorno dei posti auto è stato recintato con new jersey, salvo alcune aperture per salvaguardare l’accesso durante la settimana dei pattinatori.

Benito Rossi, capogruppo di AN e presidente della commissione lavori pubblici, polemizza: “ho ricevuto molte proteste da parte dei pattinatori. La riqualificazione di quegli spazi è stata oggetto di discussioni in commissione per oltre un anno. Abbiamo anche spostato lo spazio a disposizione del circo a sud dello stadio. Ora viene preso un provvedimento che rischia di vanificare tutto questo. Al posto dei new jersey bastavano barriere mobili, che non restringessero gli spazi. Chiederò al sindaco Martinelli e all’assessore Poli che decisioni come questa vengano prese collegialmente”.