Oggi è segretario regionale e provinciale (per Ascoli) della Confesercenti, dopo essere stato per due mandati (1993-2001) sindaco di San Benedetto. Economia e politica si intrecciano dunque in questa intervista a Paolo Perazzoli, dall’aumento dei prezzi, al taglio delle tasse, all’economica locale, al congresso DS.

“Le cause dell’aumento dei prezzi sono molteplici. Non direi l’euro perché quello che è accaduto in Italia non è accaduto in nessun altro paese d’Europa. La responsabilità è del governo, che non ha attuato una politica di controllo dei prezzi. Nella percezione della gente i commercianti sono carnefici, invece sono vittime ed è facile mostrarlo. Si consideri infatti che che i commercianti, al contrario della grande distribuzione, sono persone in carne e ossa: risentono dell’aumento dei prezzi come consumatori più di quanto non ci guadagnino come commercianti. In Italia il commercio è in mano alla grande distribuzione per il 60%, che sale al 70% per i generi alimentari, e i prezzi li fa chi gestisce davvero l’offerta. Si parla invece dell’eccessivo prezzo delle zucchine, come simbolo degli alti prezzi del piccolo commercio. Ma zucchine e prodotti simili costituiscono il 3% della spesa degli italiani. Non sono le zucchine a impoverire le tasche delle famiglie.”

“Noi avevamo proposto di dare impulso ai consumi incentivando le famiglie a reddito medio-basso e i pensionati. Invece si favoriscono i redditi medio-alti, peraltro con cifre ridicole. Da alcuni dati risulta che queste famiglie andranno magari a risanare il proprio conto corrente. È evidente invece che 200 euro per famiglia con basso reddito sarebbero stati tutti spesi: avrebbero appunto dato una forte scossa ai consumi.”

“È vero che aumenta il rischio di dare soldi solo a chi già li ha. Per garantire tutti, la Confesercenti ha strumenti come la co-garanzia: le due nostre cooperative di garanzia, la Fimcost e la Toscana Comfidi, quest’ultima operante nel centro Italia e una delle più grandi d’Europa, co-garantiscono i finanziamenti concessi a centinaia di imprese, per molti milioni di euro, presso qualunque istituto di credito o enti come le Regioni. Quest’anno, per esempio, abbiamo preparato centinaia di pratiche indirizzate alla Regione Marche, sia per i tradizionali incentivi della legge 21 per il turismo (in tutta la provincia di Ascoli pratiche per 6 milioni di euro), sia per le imprese commerciali. Un altro incentivo è venuto dalla Camera di Commercio, ma per piccoli prestiti, fino a 15 mila euro. Tutti incentivi per l’abbattimento degli interessi. Da poco abbiamo iniziato a dare servizi di co-garanzia anche ai privati, alle famiglie, sui mutui per l’acquisto della casa.”

“L’arredo del lungomare mi sembra buono. Peraltro consolida la scelta di chiudere al traffico la corsia est, fatta nel 1987 dal sindaco Natale Cappella, di cui ero vice. Va anche detto che si tratta dell’intervento più semplice da realizzare, perché la viabilità non ne risente e molti parcheggi sono disponibili nelle strade parallele, fino al Palacongressi. Dal Las Vegas all’Albula l’intervento è più difficile e richiederebbe un pensiero forte e un maggiore coinvolgimento della città, se si pensa che come strade parallele ci sono via Piemonte e lo stesso viale De Gasperi. Quanto al Piano di Spiaggia, la montagna ha partorito il topolino! Abbiamo già chiesto di riprendere la discussione, perché i due principali problemi, ovvero gli stabilimenti storici e la zona a sud della rotonda di Porto d’Ascoli, sono stati stralciati. Voglio ricordare che stabilimenti storici sono la maggior parte delle prime 30 concessioni: sono in muratura e di proprietà del Demanio. Gli altri, più recenti, sono considerati di “facile rimozione”, e sono quindi di proprietà dei concessionari. Ciò su cui intendiamo puntare sono i servizi da offrire anche dopo l’estate: non ristoranti dappertutto, ma il sole, il vento, la sabbia come strumenti di cura per il corpo.”

“Qui chiediamo che si faccia presto. È vero che San Benedetto è al terzo posto in graduatoria nell’ordine degli interventi, ma il Comune dovrebbe fare due cose: avere certezze sui progetti, realizzati dagli uffici regionali, e stanziare la propria parte di finanziamenti, che noi stimiamo intorno ai 500 mila euro per la completa sistemazione di tutta la spiaggia. Sarebbe un intervento estremamente importante.”

“Credo che andremo sempre più incontro a difficoltà nei settori tradizionali dell’economia. Per noi è impossibile raggiungere il bassissimo livello dei salari e dei costi di paesi come la Cina. Per questo è necessario puntare sull’innovazione e la ricerca, nei processi e nei prodotti. Dobbiamo puntare sulla qualità, la cultura, e le sensazioni che solo il nostro territorio può offrire rispetto ad altri. Oggi la concorrenza è mondiale: si può andare a Sharm el Sheik, ma le sensazioni sarebbero diverse. Noi offriamo un paesaggio, un ambiente, una cultura e un livello dei servizi completamente diversi.”

“Completare il Palacongressi è importantissimo per organizzare eventi fuori stagione e incentivare il turismo congressuale. La spesa richiesta è di 10 milioni di euro. In passato la Regione ci avrebbe dato un contributo in conto interessi. Un’opera che possono realizzare i privati, per esempio tramite quel Prusst (che prevedeva anche la realizzazione di un albergo a nord del Palacongressi) che però fu bocciato. Credo che quel Prusst vada ripreso, perché è difficile per il Comune realizzare e gestire una simile struttura. Invece ci possono riuscire i privati.”

“Gaspari segretario è cosa buona e giusta! Il 60% del partito ha indicato la candidatura che riteneva più opportuna e utile. Ora dobbiamo rilanciare il gioco di squadra e lavorare per l’unità. Gaspari è un ottimo leader e garantisce la collegialità, qualità che quel 60% forse non riconosceva in pari misura a Colonnella..”

“Il candidato sindaco per San Benedetto non lo decidono i DS, ma tutto il centrosinistra. Quello sulle candidature è un discorso molto prematuro Per il momento il centrosinistra deve risolvere una serie di problemi politici al suo interno. La forza del centrosinistra negli anni ’90 era nel programma. Ecco: abbiamo ancora divergenze programmatiche da superare. Poi discuteremo del candidato.”

“Io sto bene alla Confesercenti, è un’attività che mi dà soddisfazioni. Per dirla con una battuta: sto coi frati e zappo l’orto! In questo momento non è in discussione una mia candidatura.”