Sono soddisfatti i Verdi per l’istituzione della riserva naturale della Sentina votata martedì 14 dicembre dal consiglio regionale: “un traguardo storico” dicono all’unisono il consigliere regionale Pietro D’Angelo, l’assessore provinciale all’ambiente Massimo Marcaccio, il segretario provinciale Sandro Tanucci, il  segretario comunale di San Benedetto Paolo Cantucci, l’assessore al bilancio del Comune di Monteprandone Romano Speca, Giuseppe Del Moro della sezione di Spinetoli, Andrea Bruni di Ascoli.

Per l’occasione i Verdi hanno anche prodotto un manifesto che verrà affisso a San Benedetto.

“Grande soddisfazione per il fatto che abbiamo messo al sicuro l’area dalla tentazione di qualsiasi altro uso, ma con la consapevolezza che si tratta soprattutto di un punto di partenza – precisa D’Angelo – Ora è necessario procedere con una serie di adempimenti molto importanti, come è scritto nella stessa delibera regionale. Il Comune di San Benedetto, che è l’ente gestore, deve redigere il piano di gestione, il regolamento e lo statuto della riserva. Dovrà farlo con precise scadenze, perché in difetto potrà procedere la stessa Regione Marche. C’è stata una buona collaborazione tra Provincia e Comune. A quest’ultimo va dato atto dell’impegno profuso. È stato invece il Comune di Ascoli, proprietario di buona parte dell’area, ad essersi messo di traverso in più occasioni. Ma è anche chiaro che si tratta di  un grande successo dei Verdi, che si battevano dal 1984 per questo risultato.”

“C’è stato un grande gioco di squadra – dice Marcaccio – Entro l’anno contiamo di approvare definitivamente anche il Parco Marino del Piceno. Le aree protette rappresentano un ottimo biglietto da visita per il turismo. I Verdi hanno tenuto duro insieme ad associazioni come la Legambiente o la Lipu sin dagli anni ’80.”

Del comitato di gestione faranno parte sei membri: due (tra le quali il presidente) nominati dal Comune di San Benedetto, uno a testa tra Comune di Ascoli, Provincia e Regione e infine un esperto di “di comprovata esperienza scientifico-naturalistica”, indicato dal Comitato Tecnico Scientifico Regionale per le Aree Naturali Protette. Il primo finanziamento accordato dalla Regione è di 413 mila euro, per metà destinati all’avvio della riserva, per l’altra metà agli investimenti del primo anno.