La grave crisi che sta investendo  il settore calzaturiero sta avendo inevitabili ripercussioni sui livelli occupazionali. Nel distretto Fermano-Maceratese sono 241 le aziende di piccole e piccolissime dimensioni che hanno richiesto di poter accedere ai benefici della cassa integrazione guadagni staordinaria, usufruendo dell’apposito fondo messo a disposizione dalla Regione Marche e dal Ministero del Lavoro.

Tale provvedimento, fondamentale per tante realtà imprenditoriali che hanno subito un calo di commesse in un periodo di congiuntura sfavorevole come quello attuale, ha coinvolto nell’area tra il Fermano ed il Maceratese 1.058 addetti, con un’incidenza dei lavoratori delle aziende del Fermano pari ai  due terzi. Tuttavia le aziende lamentano a tutt’oggi  la mancata erogazione dei fondi che nella maggior parte dei casi sono stati anticipati dalle imprese calzaturiere ai propri dipendenti collocati in cassa integrazione.

Accogliendo le istanze delle piccole e piccolissime aziende il presidente della CNA Algeo Marcozzi, la direttrice Maria Desirée Basili, il responsabile della Federmoda calzature CNA Paolo Tappatà hanno incontrato l’Assessore della Regione Marche Ugo Ascoli.  Lo scorso 13 marzo, lo ricordiamo, proprio il dicastero del Lavoro insieme alla Regione Marche hanno sottoscritto d’intesa con le associazioni datoriali e sindacali un accordo per l’estensione della possibilità di applicare la cassa integrazione anche alle piccole e piccolissime aziende calzaturiere.

A tal proposito è stato stanziato un apposito fondo di otto milioni di euro. Sino ad ora, sulla base delle richieste presentate da parte delle aziende, la somma che è stata impegnata ammonta a quattro milioni di euro. Al termine dell’incontro CNA, il responsabile della Federmoda calzature CNA Paolo Tappatà ha detto: “L’assessore regionale  ha garantito il proprio personale impegno al fine di sbloccare nel più breve tempo i fondi disponibili per le aziende che rappresenterebbero per le stesse imprese una vera e proprio boccata d’ossigeno, fondi che nella maggior parte dei casi sono già stati anticipati dalle stesse ditte alle maestranze. L’immediata erogazione dei fondi previsti dalla norma risulta particolarmente determinante in un periodo come quello attuale caratterizzato dal perdurare di una difficile e complessa crisi che investe il comparto”.

La CNA continuerà, comunque, a garantire l’assistenza alle aziende che hanno chiesto l’applicazione della CIGS. Gli interessati potranno rivolgersi al funzionario Paolo Tappatà della sede di Fermo per ricevere tutte le informazioni in merito.