Si incontreranno giovedì 16 settembre il costruttore Massimiliano Pierantozzi (rappresentante della “Adriapark Srl”) e gli assessori del Comune di San Benedetto Latini (ambiente e quartieri), Poli (lavori pubblici), Sestri (urbanistica), per tentare di sbloccare la trattativa per l’acquisizione da parte del Comune di due aree in via Tronto nel quartiere Ragnola, di cui è proprietaria la Adriapark, per complessivi 900 metri quadrati. Trattativa cui è legata una seconda riguardante via Velino in zona Agraria, dove la Adriapark ha sede.

 

La vicenda va avanti da anni. Il 5 novembre 2003 i residenti di via Tronto avevano inscenato una protesta in strada, chiedendo la realizzazione di verde e parcheggi sulle due aree in questione, come peraltro stabilito nel Piano Regolatore vigente. Neppure così la complessa trattativa si è sbloccata, al contrario. Per questo nei giorni scorsi la ditta, avendone facoltà dal punto di vista legale, ha iniziato a recintare la prima delle due aree, interrompendo la recinzione della seconda dopo aver tranciato un cavo dell’Enel.

 

I residenti sono tornati a protestare questa mattina, esponendo un cartello che attribuiva tutte le responsabilità ad uno solo: “Grazie sindaco”. È intervenuto l’assessore Poli, che ha riferito dell’incontro già fissato per il 16 su iniziativa di Latini (che aveva anche chiesto l’interruzione dei lavori di recinzione). Secondo uno dei residenti, Mario Merli, “il Comune doveva impedire che venisse realizzata la recinzione”, mentre un altro, Edoardo Marconi, chiede di conoscere i termini esatti della questione, che Poli ha definito appunto “complessa”, senza spiegarne i dettagli, ma limitandosi ad evocare una delle richieste di Pierantozzi: lo scomputo di parte degli oneri di urbanizzazione per un’altra area, che a detta dell’assessore Pierantozzi avrebbe già ottenuto in passato.