Dalla contrada San Martino riceviamo e pubblichiamo.

 

"Terminato l’intenso calendario estivo della Città Medioevo e della Contesa del Secchio, il Consiglio della Contrada San Martino si è riunito per tracciare un bilancio degli eventi recenti ed approntare le strategie per il futuro prossimo; essendo però la nostra contrada parte di una macchina complessa, riteniamo sia impossibile qualsiasi seria programmazione di medio o lungo termine che non sia accompagnata da una analisi dello stato di salute delle manifestazioni storiche della nostra città.

 

Per tutto l’anno, senza sosta, le quattro contrade mettono in campo risorse umane, culturali ed economiche in uno sforzo continuo teso alla valorizzazione di tutta la città; salvo poi vedere tanto lavoro infrangersi contro una organizzazione generale deficitaria e farraginosa, appiattita su posizioni e pratiche che pur avendo contribuito alla crescita delle manifestazioni storiche, oggi ne costituiscono il freno. Fatto questo ancor più grave dato il proliferare delle rievocazioni storiche nel nostro territorio, un contesto in cui la Contesa invece di emergere e distribuire la preziosa esperienza acquisita, retrocede in posizioni sempre più marginali.

 

Crediamo in definitiva che la Contesa prima di essere un gioco sia un bene comune che in oltre cinquant’anni ha generato identità e tessuto sociale e che a queste condizioni rischi di perdere forza fino a scomparire.

 

Occorre quindi che con la cittadinanza le contrade riconoscano la propria ineludibilità e centralità rispetto alla gestione delle manifestazioni storiche e si adoperino per un ripensamento radicale dell’Ente Contesa. Alla conclusione di un lungo passaggio di consegne da parte della Presidenza uscente, al sicuro da letture politiche, tale ripensamento dovrà investire anzitutto la riforma statutaria dell’Ente. Non più una "quinta contrada" con un peso maggiore delle altre ma organo elettivo pienamente rappresentativo delle realtà di contrada; non verticistico ed autoreferenziale ma aperto al dibattito ed alla più ampia partecipazione, anche pensando al ruolo della Pubblica Amministrazione, intesa trasversalmente come beneficiaria di una ricchezza comune.

 

La Contrada San Martino è pronta da subito ad iniziare questo confronto e auspica che le Contrade Sant’Elpidio, San Giovanni e Santa Maria sentano anch’esse l’urgenza di quest’azione e considerino questo passaggio come un’occasione unica per rivendicare e riappropriarsi del potere decisionale sulle sorti della Contesa del Secchio. Un momento storico che non si esaurisca in un passaggio di consegne ma proietti le manifestazioni storiche di Sant’Elpidio in una prospettiva più ampia".