Sarà una veste nuova quella che indosserà quest’anno il Festival di Amandola. Si conclude l’era della direzione artistica di Pepimorgia che aveva dedicato gli ultimi 4 anni al tema delle Sibille, per lasciare spazio ad una nuova formula che, fin da questa edizione, cercherà di porre le fondamenta per un’identità diversa e ben delineata che possa consolidarsi negli anni. Il Festival si svilupperà dal 29 agosto al 5 settembre con una fisionomia mista, ricca di artisti di calibro internazionale e allo stesso tempo direttamente coinvolgente per il territorio.

Tre saranno le sezioni su cui si articolerà la manifestazione, che proporranno per tutta la settimana teatro, musica ed un cantiere-laboratorio teatrale. La parte preponderante spetterà al teatro. Ognuna di queste sezioni avrà un direttore artistico responsabile. Tre settori che viaggiano autonomamente nell’ambito del Festival e che si integrano in alcuni aspetti.

Per la parte teatrale la direzione è stata affidata all’attore Marco Di Stefano, che in passato aveva inventato e diretto il Festival Internazionale del Teatro per molti anni, portando ad Amandola il meglio degli artisti e delle compagnie al mondo specialmente del teatro di strada. Attingerà alla sua esperienza e porterà ancora spettacoli di ottima valenza con nomi prestigiosi, inoltre si ridarà spazio ad esperienze esaltanti del passato come il “teatro nelle case”, incontri della popolazione con gli artisti e quant’altro di coinvolgente.

La parte musicale sarà curata da Vincenzo Pasquali, presidente dell’associazione La Fenice, critico musicale, direttore in passato di alcuni festivals locali e regista di spettacoli che hanno incrociato musica e teatro. La terza sezione è dedicata al laboratorio teatrale curato dall’attore e mimo Fabio Bonso, che ha un’ampia e consolidata esperienza in questa attività, svolta con gente di ogni età, a partire dai giovanissimi.