Giuseppe Berdini, 65 anni di Sant’Elpidio a Mare è stato tratto in arresto ieri mattina dalla Polizia del commissariato di Fermo in collaborazione con gli agenti che lavorano nella sezione anticrimine. L’uomo era già stato condannato dalla Corte d’Appello di Perugia nel maggio scorso per estorsione aggravata e deve scontare una pena carceraria di sei anni e 10 mesi.

L'uomo, arrestato dalla polizia nella sua abitazione di Casette d'Ete, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Fermo.

Giuseppe Berdini di Sant’Elpidio a Mare, da tutti conosciuto come “Cassò”, è finito dietro le sbarre a seguito della sentenza dalla Corte d’Appello di Perugia che lo ha condannato per estorsione collegata ad attività di case da gioco. 

Tutto cominciò con un’operazione delle forze dell’ordine legata alla lotta alla criminalità organizzata, agli inizi degli anni novanta. Venne alla luce un giro di gioco d’azzardo che vedeva coinvolti diversi personaggi del territorio. Chi gestiva la bisca, secondo quanto è agli atti del processo, riusciva ad incassare ogni sera diverse decine di milioni di vecchie lire.

A fronte delle continue somme perse sul tavolo da gioco, coloro che finivano al verde, non riuscendo a pagare i debiti, si ritrovava a subire le minacce di chi deteneva il gioco che, sosteneva, avrebbe messo all’incasso gli assegni rovinando economicamente gli scommettitori.

Da qui le prime denunce: Berdini venne indicato dalle vittime come responsabile dell’estorsione.

I giudici di primo grado lo hanno condannato a sette anni mentre nel processo di appello Berdini è stato assolto. Di qui il ricorso in Cassazione che ha annullato la sentenza d’appello, rinviando il fascicolo alla Corte di Perugia. A maggio la nuova condanna, a sei anni e 10 mesi.