E' sorto un vero e proprio caso intorno al ritrovamento di questo reperto archeologico, recuperato dalla Guardia di Finanza di Roma alcuni giorni fa, infatti, ci sarebbe anche un altro ente a rivendicare l'opera. Ora si stanno effettuando gli ultimi controlli, ma sembra che non ci siano dubbi sul fatto che il pezzo ritrovato sia proprio quello trafugato dal museo di Falerone.

Il pezzo in questione, una testa in marmo bianco alta 23 centimetri raffigurante una giovane donna romana, possiede un grande valore storico per il suo perfetto stato di conservazione, fatta eccezione per il naso scheggiato, sono ancora intatti i lineamenti del viso e le curvature dei capelli. Il sindaco Massimo Bertuzzi è estremamente entusista.

“La notizia del ritrovamento – ha dichiarato il sindaco Massimo Bertuzzi – ci è giunta due giorni fa, ma abbiamo preferito aspettare per effettuare tutti i controlli del caso. Siamo entusiasti di questo ritrovamento, per me si tratta del secondo reperto riconsegnato al museo di Falerone. Intorno al 2000, infatti, ci fu riconsegnato un reliquiario in argento del nostro Santo patrono San Fortunato. In quell’occasione ci fu anche una grande cerimonia pubblica a cui prese parte il vescovo, per questa occasione intendiamo fare altrettanto”.

Ora non resta che attendere gli sviluppi della vicenda anche se oramai non sembrano esserci dubbi che il reperto recuperato altro non sia che l'oggetto del furto risalente alla notte fra il 31 dicembre e il 1 gennaio del 1968 al museo di Falerone. Il comune adesso, richiederà al Tribunale di Fermo il reperto giudiziario del furto dadato 12 gennaio 68 per presentarlo come prova di accertamento alla Guradia di finanaza di Roma.