La salma di Emidio Galiè è arrivata alle 12,40 nell’aula consiliare del Comune di San Benedetto dall’ospedale Torrette di Ancona. La camera ardente è stata allestita al centro dell’emiciclo. Sopra alla bara alcune foto di Galiè, dietro gli stendardi dell’AIDO (la famiglia aveva autorizzato la donazione degli organi). Intorno il picchetto d’onore dei Vigili Urbani e le corone dei fiori di tutti i gruppi consiliari. Più l’atmosfera irreale di una commemorazione intollerabile: la morte di un uomo di nemmeno quarant’anni (li avrebbe compiuti il prossimo 4 agosto), padre di tre figli.

 

Molti cittadini hanno dato il loro ultimo saluto al consigliere, molti studenti dell’Istituto Alberghiero al loro insegnante di Marketing. Galiè teneva molto al suo ruolo di educatore, i ragazzi non hanno voluto far mancare il loro saluto ad una figura amica. Nel pomeriggio, poco dopo le 16, la commemorazione ufficiale, con un breve intervento del sindaco Domenico Martinelli, che ha ricordato Galiè, come molti lo ricordano e lo ricorderanno: per le sue qualità di persona propositiva, con un futuro purtroppo interrotto nell’insegnamento come in politica.

 

Dal Comune il corteo funebre si è diretto attraverso via Toscana verso la chiesa dei Sacramentini. La messa è stata celebrata alle 17 dal parroco, don Gabriele Di Nicolò. Sulla destra della bara (al centro di fronte all’altare) lo stendardo del Comune di San Benedetto del Tronto, quelli dell’AIDO e dell’AVIS. Chiesa affollatissima non meno che commossa ed incredula. Oltre alla famiglia (la moglie Patrizia, il figlio maggiore, di 9 anni, i genitori di Galiè, il fratello) i colleghi di partito, tutte le autorità politiche locali, da quelle comunali (sindaco, giunta, consiglieri), a quelle provinciali (il presidente Massimo Rossi, il suo predecessore Pietro Colonnella), gli onorevoli Conti e Scaltritti. E inoltre gli amici, i colleghi dell’Istituto Alberghiero, gli studenti, i cittadini. Il segno dell’affetto che già il sindaco Martinelli aveva ricordato.

 

La salma è poi stata tumulata al cimitero di San Benedetto. Galiè è morto martedì 13 luglio. I funerali si sono svolti soltanto oggi per permettere l’espletamento del riscontro diagnostico e delle altre pratiche (la famiglia aveva richiesto l’autopsia). La commozione per la sua morte e il ricordo di questa figura di uomo e di politico dallo stile garbato rimarranno ora diluiti e vivi in tutti coloro che lo hanno conosciuto.