Samuele Bersani riparte con il suo tour estivo e lo fa dalle Marche, precisamente da Porto San Giorgio, con un concerto nel cortile grande dell’ex Opafs,  durante il quale presenterà il suo ultimo album, “Caramella smog”, uscito nell’ottobre del 2003 e già doppio disco d’oro. Un doppio filo lega Bersani alle Marche: “Ho frequentato le scuole a Pesaro – confessa il cantautore romagnolo – e mi sono sempre sentito parte di questa regione, visto che Cattolica, la città in cui vivo,è praticamente sul confine tra Marche e Romagna”.

 

E’ un lavoro meno introspettivo, non distante dalla realtà, nel quale non ho avuto timore di esprimere anche giudizi nei confronti di una società che a volte ha del paradossale. Diciamo che con questo album ho smesso di guardarmi allo specchio e ho cominciato a rivolgere di più l’attenzione verso quello che ho intorno.

 

Direi che il vero spartiacque è stata la canzone “Giudizi Universali”, quella che sicuramente il pubblico ha dimostrato di apprezzare di più. Dopo quella prova, ero preoccupato di non riuscire a ridare qualcosa di altrettanto bello ai miei fans. Poi con “Replay”, che ho presentato a Sanremo nel 2000, mi sono come sbloccato, e ho capito che potevo andare avanti per la mia strada.

 

Non ho visto grandi passi avanti. Doveva essere l’anno del rilancio del festival che, invece, è già caduto nel dimenticatoio. La strada del cambiamento intrapresa nel 2000 si è perdura già l’anno successivo.

 

Tu sei uno di quegli artisti che sgomitano di meno per apparire. Come ti spieghi il successo che hai, nonostante la poca promozione a cui ti dedichi?

Infatti non me lo spiego! Io non considero il lato economico di questo mestiere, a me piace scrivere, cantare e suonare. Il resto non mi ha mai preoccupato.

 

Un figlio.