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Variante al Piano Regolatore per la nuova Stella Maris: j'accuse dell'opposizione

San Benedetto del Tronto | Il Consiglio Comunale approva 8 punti su 13 e viene aggiornato a martedì 9 dicembre ore 20,30

di Giovanni Desideri

Una variante al Piano Regolatore per consentire sin da subito la costruzione della nuova clinica "Stella Maris" nei pressi dell'Istituto Tecnico Commerciale in via Sgattoni, zona Ragnola: il punto 8 all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di San Benedetto, addì 3 dicembre, ha fatto piovere in aula una  gragnola di interventi critici da parte dei consiglieri d'opposizione (Olivieri, Franceschini, Di Francesco, Capriotti Settimio, Capriotti Nino più Rosini della Lega Nord), a cominciare dal pesante j'accuse del capo gruppo DS Giovanni Gaspari. Difesa (a zona)  affidata a Evangelisti (FI) e Felicetti (PRI). Sindaco Martinelli fuori dall'aula per conflitto d'interessi (possesso di quote della clinica "Stella Maris" da parte di sua moglie).

E non che prima del n. 8 non fossero stati approvati altri punti. Tra gli altri: una mozione unitaria di cordoglio per le vittime di Nassiriya, spiegazioni sulla chiusura al traffico di viale dello Sport in occasione della partita di pallone (ragioni di sicurezza), situazione di via Tronto (trattative in dirittura d'arrivo con la Adriapark), "assestato di bilancio", ovvero approvazione definitiva del bilancio 2003.

Su quest'ultimo punto, anzi, la polemica è avvampata come un falò. L'opposizione ha mosso accuse per l'avanzo di bilancio di 400 mila euro nel 2003: "non sapete fare programmazione, ha accusato Gaspari, mentre i settori nei quali si potrebbe intervenire certo non mancano". Risposta uguale e contraria dell'assessore al bilancio Vignoli. Tanto quanto: "l'avanzo non è una cosa negativa, ne trarremo investimenti per la città".

Ma come detto le più alte lingue di fuoco al punto 8. Per questo motivo: la nuova "Stella Maris" poteva essere autorizzata, anche se in tempi più lunghi, nel nuovo Piano Regolatore ("zona h"), il cui primo passo è il "Piano Idea". Su quest'ultimo documento il sindaco aveva pronunciato parole ieratiche: "o il Piano Idea viene discusso in Consiglio Comunale prima di Natale oppure i miei auguri per le feste li darò come dottor Martinelli". Piano Idea o dimissioni.

La madre di tutti i sospetti da parte dell'opposizione s'annida nella Legge Regionale n. 20 del 2000, che dispone l'adeguamento alle norme di legge delle strutture ospedaliere (in materia di igiene e sicurezza), entro la fine del 2005, pena la chiusura: più facile in una nuova sede che nella vecchia. E allora mettere al sicuro la nuova "Stella Maris" sarebbe il motivo, sempre secondo l'opposizione, per il quale la relativa variante viene approvata prima dell'imminente discussione del Piano Idea. Quanto poi al Piano Regolatore vero e proprio, prima del 2005 si teme che non verrà approvato. O almeno non è sicuro.

Il capo gruppo DS Giovanni Gaspari ha sventolato documenti e accusato l'Amministrazione guidata dal sindaco Martinelli di precise infrazioni ad un ideale codice della strada: comportamento incoerente, inversione a U in tema di varianti al Piano Regolatore. Piccolo corollario: l'incompatibilità, da verificare, del capogruppo di Forza Italia Benedetto Marinangeli a partecipare alla discussione, stante il suo incarico di cardiologo presso la stessa clinica "Stella Maris" (come detto il sindaco Martinelli, già ginecologo presso la stessa struttura, non ha partecipato alla discussione per un conflitto d'interessi dovuto ad altra più netta circostanza).

Documenti recati dal consigliere Gaspari e letti scopo scorno della maggioranza: programma elettorale della Casa delle Libertà, in cui si leggeva e si legge che il Piano Regolatore, principale strumento di sviluppo della città, sarebbe stato approvato in "tempi strettissimi" dopo le elezioni (del 2001); verbale della seduta del 19 settembre 2002 della prima commissione consiliare ("assetto del territorio"), durante la quale la maggioranza riprendeva un suo cavallo di battaglia pre-elettorale, corollario dell'impegno per il Piano Regolatore: il rifiuto di procedere in materia di urbanistica per varianti allo stesso Piano Regolatore, salvo casi di urgenza riconosciuta tale dai due terzi dei capigruppo in Consiglio Comunale. Rifiuto largamente disatteso secondo Gaspari in occasione di accordi di programma e project financing più volte redatti (sebbene non sempre condotti a esito felice) dall'Amministrazione. Altrimenti detto, in sintesi: i "tempi brevissimi" del Piano Regolatore sono al momento due anni e mezzo e le vituperate varianti al vecchio PRG sono oggi all'ordine del giorno.

Ma alla fine il voto. L'opposizione ha abbandonato l'aula, punto 8 approvato con 16 voti a favore e un astenuto (il consigliere Chiarini, appena approdato al ricostituito Gruppo Misto). Di seguito, un quarto all'una, la sospensione della seduta su richiesta del consigliere Giudici (Udc).  Di lì a poco, infatti, alcuni consiglieri di AN avrebbero abbandonato l'aula per impegni e certamente sarebbe mancato il numero legale per l'approvazione degli ultimi cinque punti (tra cui il rinnovo della convenzione tra il Comune di San Benedetto e la Sambenedettese). Sospensione accolta 17 voti contro 4 e aggiornamento a martedì 9 dicembre, ore 20,30.

04/12/2003





        
  



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