Sembra essersi  tolto un peso dallo stomaco Carlo Mazzone.
Le polemiche di questi giorni, sfociate nel 'gran rifiuto' di ieri alla panchina dell'Ancona, hanno lasciato il segno sul tecnico romano.

Intervistato da 'Studio sport' su Italia 1, Mazzone ha spiegato i motivi del suo no ed ha chiarito la storia delle minacce che avrebbe ricevuto dai tifosi dell'Ascoli: «Non ho mai detto sì all'Ancona - premette Mazzone - ho avuto solo un incontro con Pieroni, sabato a Casale, ho preso 24 ore dopo che mi aveva esposto un piano tecnico che era di mio gradimento.

Nei giorni precedenti, però, ad Ascoli si rumoreggiava sull'ipotesi del mio passaggio ad Ancona. Battute, telefonate anonime a cornetta mezza abbassata, amici carissimi mi dicevano scherzando e ridendo che avrebbero perso l'amicizia se fossi andato all'Ancona. Questo per quel che riguarda Ascoli.
Per quel che riguarda Ancona anche da lì mi arrivavano messaggi non confortanti, anche se c'era una grande attesa nei confronti del mio personaggio. Io però ho fatto i miei conti e mi son detto: chi me lo fa fare?

Anche a mio figlio hanno fatto battute e lui ha avuto delle reazioni. Stessa cosa con mia figlia. A volte fa più male una battuta che un cazzotto.
Mi son detto: comunque vada non faccio contento nessuno ed allora ho detto arrivederci e
grazie, amici come prima".

Il tecnico romano ieri si è goduto una giornata di sole al solito Chalet Nadia di San Benedetto, dove lo ha fotografato il solito puntuale Adriano Cellini.