Riorganizzazione degli organici medici dei pronto soccorsi nelle Marche
San Benedetto del Tronto | Orgoglio Civico:"la regione può garantire la presenza di medici specializzati e formati, attraverso una attenta ricognizione"
di Orgoglio Civico
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La scelta dei medici di lasciare i pronto soccorsi, oltre ad imporre una seria riflessione su questo fallimento, impone di rivedere i livelli organizzativi e riorganizzativi, al fine di mantenere alti i livelli di qualità assistenziale. Facciamo presente che ogni medico dotato di esperienza e specializzazione richiesta per legge, dovrebbe al massimo eseguire 3000 visite annue.
A causa di organici sempre più compromessi, in Italia, le visite sono di quasi 5 milioni in più. Riteniamo quindi in discussione la qualità delle cure visto che il carico di lavoro aumenta di quasi il 25 %. Prendendo in esame il PS di San Benedetto con circa 40.000 accessi all'anno, da un calcolo ogni medico dovrebbe dedicare quasi 27 minuti a visita. Da sottolineare che oggi in pronto soccorso non si visita e dimette, o ricovera, in tempi brevi, ma il paziente viene preso in carico e ciò significa che vengono effettuati esami e consulenze, con una permanenza in pronto soccorso che va da alcune ore sino a due giorni, per arrivare poi alla dimissione o al ricovero quando il posto letto è disponibile.
Tutto in attuazione di protocolli di lavoro, da rispettare per il bene del paziente e senza incorrere in procedimenti medico legali. Per sostenere i suddetti livelli assistenziali hanno sempre prestato servizio in pronto soccorso 2 medici dotati di esperienza maturata e specializzazione prevista per legge, per consentire la gestione di codici bianchi, verdi, gialli e rossi. I suddetti Medici con le suddette caratteristiche hanno sempre garantito un importamte filtro gestionale all'arrivo di pazienti in emergenza urgenza e nel rispetto applicativo dei protocolli. Insomma in Italia i pronto soccorsi rappresentano un dato storico che anche oggi dobbiamo continuare a salvaguardare.
La figura del medico specializzando o neo laureato è una figura positiva SE in aggiunta ai 2 medici dotati di esperienza e dovuta specializzazione e NON in sostituzione di uno dei due medici debitamente formati e specializzati come detta la legge. Pertanto invitiamo la Regione Marche ad usare una attenta riflessione nella riorganizzazione dei servizi al fine di reperire medici dotati di specializzazione, per poter gestire equamente nei pronto soccorsi pazienti che giungono in codice bianco, verde, rosso e giallo. Quindi ben venga il medico specializzando o neo laureato ma in aggiunta ai due medici debitamente formati e dotati di specializzazione, ma NON in sostituzione degli stessi.
Noi poniamo un serio problema dopo aver letto che la regione Marche intende organizzare i pronto soccorsi con medici neo laureati e specializzandi, pertanto contestualmente proponiamo una soluzione concreta ala Regione Marche, proprio per scongiurare l'incremento del rischio clinico, reperendo medici nelle asur, dotati di specializzazione e congrua esperienza.
A causa di organici sempre più compromessi, in Italia, le visite sono di quasi 5 milioni in più. Riteniamo quindi in discussione la qualità delle cure visto che il carico di lavoro aumenta di quasi il 25 %. Prendendo in esame il PS di San Benedetto con circa 40.000 accessi all'anno, da un calcolo ogni medico dovrebbe dedicare quasi 27 minuti a visita. Da sottolineare che oggi in pronto soccorso non si visita e dimette, o ricovera, in tempi brevi, ma il paziente viene preso in carico e ciò significa che vengono effettuati esami e consulenze, con una permanenza in pronto soccorso che va da alcune ore sino a due giorni, per arrivare poi alla dimissione o al ricovero quando il posto letto è disponibile.
Tutto in attuazione di protocolli di lavoro, da rispettare per il bene del paziente e senza incorrere in procedimenti medico legali. Per sostenere i suddetti livelli assistenziali hanno sempre prestato servizio in pronto soccorso 2 medici dotati di esperienza maturata e specializzazione prevista per legge, per consentire la gestione di codici bianchi, verdi, gialli e rossi. I suddetti Medici con le suddette caratteristiche hanno sempre garantito un importamte filtro gestionale all'arrivo di pazienti in emergenza urgenza e nel rispetto applicativo dei protocolli. Insomma in Italia i pronto soccorsi rappresentano un dato storico che anche oggi dobbiamo continuare a salvaguardare.
La figura del medico specializzando o neo laureato è una figura positiva SE in aggiunta ai 2 medici dotati di esperienza e dovuta specializzazione e NON in sostituzione di uno dei due medici debitamente formati e specializzati come detta la legge. Pertanto invitiamo la Regione Marche ad usare una attenta riflessione nella riorganizzazione dei servizi al fine di reperire medici dotati di specializzazione, per poter gestire equamente nei pronto soccorsi pazienti che giungono in codice bianco, verde, rosso e giallo. Quindi ben venga il medico specializzando o neo laureato ma in aggiunta ai due medici debitamente formati e dotati di specializzazione, ma NON in sostituzione degli stessi.
Noi poniamo un serio problema dopo aver letto che la regione Marche intende organizzare i pronto soccorsi con medici neo laureati e specializzandi, pertanto contestualmente proponiamo una soluzione concreta ala Regione Marche, proprio per scongiurare l'incremento del rischio clinico, reperendo medici nelle asur, dotati di specializzazione e congrua esperienza.
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04/12/2019
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