Alla “Alfortville” si parla di bici in occasione della “Tirreno Adriatico”
San Benedetto del Tronto | Una delegazione di alunni ha poi assistito alla partenza della “corsa dei due mari”.
Alla “Alfortville” si parla di bici
Tra gli eventi collaterali organizzati dall’Amministrazione comunale in occasione della tappa finale della “Tirreno – Adriatico”, si è svolto questa mattina, martedì 17 marzo, nel plesso Alfortville dell’Isc “Sud” un incontro per la promozione dell’uso della bicicletta nelle scuole. L'iniziativa, promossa dall’ufficio sport del Comune in collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica “Pedale Rossoblù”, aveva lo scopo di far conoscere ai bimbi delle scuole primarie la disciplina del ciclismo e la storia della “Corsa dei due mari” nonché fornire informazioni per un uso corretto della bicicletta.
Dopo il saluto dell’Amministrazione portato dal funzionario dell’ufficio sport Mario Palanca, i bambini hanno seguito una lezione sul ciclismo, sull’uso della bicicletta da corsa e sulla sicurezza in strada tenuta dal tecnico del “Pedale Rossoblù” Vito Santroni e dall’atleta Nicolas Morganti che si è esibito con la propria bici. E’ poi intervenuta la signora Mariella Marchegiani, figlia di Francesco, personalità sambenedettese di spicco che ebbe il merito, 50 anni fa, di portare a San Benedetto la “Tirreno Adriatico”: nel ricordare la figura del padre, la dr.ssa Marchegiani ha invitato i ragazzi a praticare questo sport, salutare e pieno di ideali.
Alle 13,30 una delegazione di 66 ragazzi della scuola “Alfortville” si è spostata nell’area portuale dove ha potuto assistere alla partenza dei primi atleti impegnati nella cronometro finale lungo il circuito cittadino e visitare la mostra sulla storia del ciclismo italiano allestita in viale Secondo Moretta da Giorgio Mancini ex ciclista professionista sambenedettese. “Da mezzo secolo San Benedetto ospita la Tirreno Adriatico - dichiara il vice sindaco e assessore allo sport Eldo Fanini – con l’intento di promuovere il territorio a livello nazionale. Realizzare queste attività collaterali è un modo per sensibilizzare ed educare i bambini alla pratica sportiva del ciclismo.
Farlo ricordando un personaggio carismatico e di alto valore come Marchegiani, che ebbe il merito di attrarre e stabilizzare proprio nel sud delle Marche un evento sportivo così ricco di interesse e fascino, può essere da esempio ai nostri giovani per poter guardare con interesse a questo evento e ad avvicinarsi al mondo delle due ruote”.
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17/03/2015
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