"Prendiamo atto del preannunciato provvedimento che andrà a posticipare l'inizio del Fermo Pesca per le Marche, dal 24 Luglio all'11 agosto, per concludersi a fine settembre, ma evidentemente pur essendo un passo avanti è solo un palliativo che non soddisfa le nostre aspettative che andavano ben oltre". A parlare è Fausto Calabresi, presidente di Confcommercio, l'Associazione che da decenni esprime contrarietà con motivazioni più che logiche allo svolgimento del Fermo Biologico nel clou della stagione turistica. "Sono anni - aggiunge Calabresi - che noi di Confcommercio sosteniamo, confortati anche da qualificatissime tesi scientifiche, che il fermo nei mesi di luglio ed agosto non serve a molto, in quanto il periodo estivo non coincide con quello di maggiore concentrazione delle faune ittiche giovanili e che lo stesso per essere veramente utile dovrebbe svolgersi in tarda primavera ed all'inizio dell'autunno, ovvero prevedendo semmai un fermo per fasce costiere, con inibizione alternata della pesca, in relazione al tipo di riproduzione da tutelare".

"Il posticipo del fermo all'11 agosto va in ogni caso ad interferire negativamente sul nostro territorio in quanto pur se nella Riviera delle Palme, non ci sarà alcuna carenza di pesce fresco in quanto per forza di cose commercianti e ristoratori se lo procureranno altrove, come hanno sempre fatto e senza impennare i prezzi, ci sarà ancora un realistico calo della domanda, a causa della ingenerata convinzione comune, non certo veritiera, che durante il fermo si trova poco fresco, si può degustare per lo più solo pesce congelato ed il conto è poi molto più salato".

"Auspichiamo dunque a questo punto - conclude Calabresi - che già dal prossimo anno si possa addivenire ad una vera e propria rimodulazione del fermo pesca, scongiurandolo totalmente nei mesi di luglio ed agosto, poiché tra l'altro è altresì sconcertante che proprio nel periodo di maggiore richiesta, gli operatori non abbiano la possibilità di proporre e valorizzare il pescato locale e di usufruire di quella "boccata d'ossigeno" che è la stagione estiva, di cui si ha ancor più necessità in questi anni di profonda crisi economica e dei consumi".