Un giorno nella vita di Natalie Merchant
San Benedetto del Tronto | Natalie Merchant "Natalie Merchant"
di
Natalie Merchant
"Natalie Merchant"
A distanza di cinque album da cantante solista dopo l'abbandono dei 10000 Maniacs, Natalie Merchant si ripresenta con una nuova raccolta di canzoni che danno quasi il senso di un debutto. Ha compiuto 50 anni la cantante dello stato di New York e dopo il matrimonio, la maternità e il divorzio sembra voler rialzare la testa da un periodo di torpore e apre "Natalie Merchant" con una voce intensa che rimanda agli anni Settanta di Lesley Duncan e Melanie Safka. In "Ladybird", infatti canta di una donna che, stretta nella morsa delle mura familiari, vuole rialzare la testa e continuare a volare e a progettare quei sogni che la vita le ha spezzato.
Erano 13 anni che non si esprimeva con le sue canzoni. Solo dischi di cover, concerti dal vivo e antologie che hanno fatto di tutto per non farla dimenticare. E l'artista Natalie Merchant ha comunque cercato di trovare dentro il suo mondo interessi diversi come la regia cinematografica che le ha permesso di scoprire un altro lato della sua notevole personalità. Si è adoperata fortemente nella collaborazione con diverse scuole per sostenere l'educazione infantile. Ha organizzato nel 2012 le riprese per un concerto/documentario ("Dear Governor Cuomo") contro la decisione politica dello Stato di New York di trivellare il suolo per la ricerca idraulica col forte rischio della contaminazione chimica. Lo scorso anno ha personalmente prodotto e diretto "Shelter", un film concerto a favore delle vittime della violenza domestica. Non conosce il disimpegno la nostra Natalie. Nella stupenda ballata "Maggie said" si rivede vecchia e saggia a distribuire consigli e idee per sentirsi ancora attiva.
Nella sua voce si percepiscono a tratti i colori del folk singing della prima Joan Baez come dimostra nella splendida "Texas". La sua scrittura non ha sbavature e le canzoni a volte sono il segno di un canto semplice accompagnato da pochi strumenti mentre in altri momenti ("Giving up everything","The end") si avvale di un'orchestra lussureggiante che le amplifica la voce enfatizzando ogni passaggio emozionale. Sono intense anche le voci e gli accordi gospel di "Go down Moses" nella quale duetta con la sontuosa voce di Corliss Stafford pensando alle vittime dell'uragano di New Orleans.
Altre voci la accompagnano tra una canzone e l'altra e sono quelle di Elizabeth Mitchell e Simi Stone mentre musicisti di spessore come John Medeski (notevole organista di Hammond), Clark Gayton, Jesse Murphy, Shawn Pelton e Uri Sharlin le si affiancano in un buon amalgama. A tratti la Merchant sfiora il teatro e il cabaret nel miglior stile à la Tom Waits come nella magica "Black sheep". Sa passare in rassegna Natalie Merchant ogni stadio emozionale nelle sue bellissime canzoni, Racconta la vita e il quotidiano con grande naturalezza e calore. E stupisce per la grande freschezza tipica degli esordienti. Un gran bell'album.
Voto 8,5/10
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27/05/2014
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