Il turismo che verrà
San Benedetto del Tronto | Arriva la delegazione di Ekaterinburg per rinsaldare il legame di amicizia con la Riviera, mentre in città ….
di Martina Oddi
San Benedetto
Fu così che giunsero i delegati di Ekaterinburg per preparare la venuta del governatore, e il giubilo contagiò l'assessorato al turismo della ridente città rivierasca. Cosa dicevano i russi? Che si mangia bene poco importa, ma mare, shopping e sole tiepido per chi viene dalle lande nevose degli Urali non hanno prezzo. Insieme all'arte e al paesaggio, i visitatori dell'est cercano gli sport all'aria aperta, e il buon vivere marchigiano.
E mentre al comune ringraziano la Regione per l'attenzione conferita al nostro territorio nell'ambito delle celebrazioni dell'anno del turismo Italo - Russo, i russi che non sembrano temere la crisi - a parte quelle politiche sotto gli occhi di tutti - si abbattono con la loro "classe media in grado di spendere" sulle coste rivierasche.
Così sembra avverrà presto, dando seguito alle missioni del sindaco e in coerenza con il legame che le autorità e i tour operator stando infittendo nel corso dei tre incontri dell'ultimo anno. Ma ci si chiede: basterà? Basteranno degli scambi ufficiali e squisitamente istituzionali a rinsaldare il legame con i sospirati flussi dell'est, che solo fino a 15 anni fa erano alla portata della città?
Se è vero che la città russa di Ekaterinburg conta 1.500.000 abitanti, è pur vero che il passaparola, specialmente nell'era dei commenti digitali e della supremazia dei social network diventa determinante.
E cosa potrebbe raccontare il turista russo della classe media delle desolate spiagge sambenedettesi piene di detriti sulla battigia? Dei negozi che nonostante la crisi non azzardano più del 50% nei saldi (ad eccezione di rari casi) sfidando l'indigenza diffusa, quando non sono costretti a chiudere? E delle strade piene di buche - inclusi i marciapiedi imbrattati nel più delle volte dalle feci dei cani maleducati e impuniti?
E delle infrastrutture assenti per i trasporti e i collegamenti interni, mentre ancora si anela un volo che colleghi Ancona e Ekaterinburg, in agenda della Regione nei prossimi incontri di febbraio? E del calendario di eventi, che se in estate arranca sugli specchi d'inverno latita tra gli sporadici colpi di ingegno?
Eppure tra San Benedetto e la Regione degli Urali ci sono tante affinità e le possibilità di business spaziano dal turismo al commercio delle eccellenze, dalla collaborazione industriale a quella tra i parchi naturali, dall'istruzione all'energia. A breve a febbraio un incontro con i tour operator per mettere a punto dei pacchetti turistici tarati ad hoc.
Nel frattempo, mentre la classe media della città amica sugli Urali ci elegge a destinazione favorita - i ricchi preferiscono le mete d'elite con strutture a sei stelle e esperienze "ultrasensoriali" - la città si augura di ritrovare il fascino perduto, e di farsi bella almeno per l'estate.
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28/01/2014
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