"Mi auguro che si tratti soltanto di un malinteso, perché sono certo che non ci sia la volontà di limitare la mia attività di Consigliere Comunale". Così Riego Gambini, capogruppo del Movimento 5 Stelle replica alla segreteria del Comune che, attraverso una nota gli ha negato di poter prendere visione ed estrarre copia delle sentenze relative agli atti di liquidazione dei compensi elargiti all'avvocato Di Concetto, patrocinatore del Comune nelle cause in cui lo stesso Comune è coinvolto.

"Ho preso visione della risposta della nostra Dirigente, ove si assicura che si provvederà nei tempi necessari per reperire tutta la documentazione richiesta. - si legge nella nota firmata da Fiorella Pierbattista della Segreteria generale - Potrei ritenere chiusa la questione e considerare così soddisfatto il suo diritto da un lato ed il nostro dovere dall'altro, senza discussioni, però non è così".

"Ritengo che, proprio nel rispetto delle regole che ognuno di noi è tenuto ad osservare, sono tenuta a rappresentarle un diniego all'accesso, così come formulato. - prosegue la nota - Pertanto voglia cortesemente, esplicitare la motivazione dei presupposti dell'accesso secondo cui l'accesso agli atti è esercitato in funzione del mandato politico finalizzato ad un organico progetto conoscitivo in relazione a singole problematiche e non anche un sindacato generalizzato dell'attività degli organi decidenti, deliberanti e amministrativi dell'Ente".

"Nessuna strategia ostruzionistica, nessun abuso - è la replica del capogruppo M5s -
Nella mia richiesta non sussiste un sindacato generalizzato nei confronti dell'attività del comune, bensì appare chiaramente la volontà di compiere un'appropriata valutazione sulla correttezza e l'efficacia dell'operato dell'Amministrazione cittadina su una questione specifica".

Per quanto riguarda la paralisi amministrativa che, secondo la segreteria, la richiesta del consigliere causerebbe appesantendo il carico di lavoro degli uffici non ci sarebbero rischi, assicura Gambini, in quanto l'estrazione di copie di sentenze, sia in formato cartaceo che elettronico, richiede tempi brevi.

"Poiché la mia attività di Consigliere Comunale è completamente trasparente, non ho difficoltà alcuna a comunicarle che i documenti richiesti mi sono necessari per verificare la correttezza delle erogazioni di compensi professionali all'avvocato dipendente comunale, in quanto, già dai primi elementi acquisiti, ritengo che vi siano irregolarità che sono tenuto a segnalare alle autorità competenti - conclude Gambini citando la giurisprudenza che ritiene il diritto dei Consiglieri Comunali di accesso agli atti il più ampio possibile - Le chiedo, inoltre, per il futuro, di vigilare sull'operato degli uffici affinché i termini per l'accesso agli atti siano rispettati, poiché è mia ferma intenzione continuare a svolgere diligentemente la mia attività politica".