Con questo Progetto, la cui copia è stata data ieri alla Stampa, il paziente cardiopatico viene preso in carico dal Medico del (P.S.) Pronto Soccorso-Medicina d'Urgenza, ottimo tuttologo ma non, per il momento, specificatamente preparato per la Specialistica cardiologica per la quale i Cardiologi hanno impiegato anni di studio.

Non ci meraviglia di leggere che la CGIL proponga, come soluzione del problema cardiologico, un aumento dei posti letto in Medicina d'urgenza, addirittura una
Semintensiva !!! Basta chiedere informazioni.
Con questo progetto i pochi Cardiologi rimasti fungeranno da consulenti al Pronto Soccorso.

Il paziente cardiopatico viene preso in carico dal Medico del P.S. -Medicina d'urgenza (MURG) e tutti sanno la differenza che passa tra la presa in carico di un paziente e la esecuzione di una consulenza.
Prendersi in carico una persona significa assumersi la responsabilità della sua cura fino alla stabilizzazione o alla risoluzione del problema cardiologico, mentre effettuare una consulenza significa solo dare un consiglio terapeutico. Il risultato dell'organizzazione prospettata porterà solo a un tamponamento del problema o a un trasferimento del paziente in un altro Reparto cardiologico.

Per una Città così nevralgica come San Benedetto del Tronto, perdere la Cardiologia, l'UTIC (l'Unità di terapia intensiva cardiologica) e la responsabilità individuale specialistica verso il paziente cardiopatico, è una grave perdita specialmente in considerazione della elevatissima attività dell'Emodinamica di Ascoli Piceno che ha prospettato molte nuove situazioni, in cui può trovarsi il paziente cardiopatico trattato o da trattare, che necessitano di un luogo come l'UTIC per essere osservate. La stessa necessità, di mantenere l'UTIC, sussiste anche per i pazienti appena operati ad Ancona che la Cardiochirurgia invia a San Benedetto per la Riabilitazione Cardiologica, un fiore all'occhiello del nostro Ospedale e per il supporto all'attività di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione cardiaca del "Madonna del Soccorso".

Un altro aspetto poco edificante di questa riorganizzazione, da non sottovalutare, è la relegazione del Primario Cardiologo a una funzione impiegatizia di elaborazione di progetti e percorsi assistenziali, piuttosto che di diagnosi e cura dei pazienti e questo significherebbe per la Città la perdita di una indispensabile ed esperta professionalità cardiologica.

Intanto, si segnala che l'accorpamento avviato tra P.S.-MURG e Cardiologia ha prodotto la fuga di operatori sanitari esperti, dalla Cardiologia presso altri Reparti.
Ricordo che per la Pediatria bastò solo l'ipotesi della sua chiusura per fare scendere in campo il sig.Sindaco di S.Benedetto del Tronto che partecipò, con altri Sindaci della ex Zona 12, alla manifestazione indetta davanti all'Ospedale con il risultato addirittura della nomina del Primario pediatra per un Reparto, attuale, di appena n.6 letti (rimediando così a un errore di programmazione sanitaria regionale del Dipartimento materno-infantile per l'A-V n.5).

Come mai, ora, il Sindaco Gaspari non scende in piazza anche per la Cardiologia?
Non è vero che la sanità è un bene comune ?
Quello che è grave è che stiamo assistendo allo smantellamento illegittimo dell'Ospedale nel silenzio più totale con la complicità delle Istituzioni cittadine. La Direzione Generale e Sanitaria dell'A-V n.5 stanno procedendo a questo riordino della Rete ospedaliera senza il rispetto del Protocollo di intesa sottoscritto il 11-2-2013 in Regione fra le OO.SS. Mediche e gli Organismi regionali.

Si ricorda a tutti che è ancora in vigore la Legge Regionale n.28 del 30 settembre 2012 in cui si dice che ogni Distretto autonomo ( e nell'A-V n.5 ne sono previsti n.2, quello di AP e quello di SBT ) deve avere un Ospedale completo dei Reparti di Base e che per Presidio Ospedaliero si deve intendere ( D.L. Balduzzi n.95 del 6-7-12 , convertito in Legge n.135 del 7-8-12) una Struttura Unica e non più Ospedali sparsi sul territorio.

Per concludere si ripete che, in attesa di un Ospedale Unico di Vallata , unico obiettivo a cui tendere, i due Ospedali di AP e SBT devono rimanere con uno zoccolo di Strutture Complesse di base per garantire una risposta adeguata alle acuzie.
Se le Direzioni dell'A-V n.5 non sono in grado di garantire questo assetto minimo, rassegnino le dimissioni.

*Segretario Prov. AAROI-EMAC e ex Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell'Ospedale di SAN Benedetto del Tronto.