L’Approfondimatto. Fermi i sondaggi aspettiamo gli esiti del voto
Roma | Male che va in questa campagna elettorale ci siamo fatti due risate
di Gaetano Buompane
Silvio Berlusconi
Da quando il cavaliere è sceso in campo gli italiani si sono dovuti abituare a vederne e a sentirne di tutti i colori. E siccome siamo un paese democratico e garantista, crediamo a tutto, pure alle smentite. Anzi, crediamo soprattutto a quelle dichiarazioni che poi vengono smentite. È come dire: "Ah, se non c'è la smentita io a quella notizia mica ci credo". Qualche povero idealista, promettendo una maggiore trasparenza nei rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione, ha persino proposto di bandire per legge la possibilità di smentita. Forse non si riuscirebbe a far tacere per sempre i troppi chiacchieroni, ma almeno si eviterebbe un po' di rincoglionimento mediatico.
Ad un paio di settimane dal voto i sondaggi si fermano ad una differenza tra sinistra e destra del 5% in calo. L'affare Mps e la linea dura contro gli evasori tenuta dal Pd sembrano favorire Berlusconi che, invece, vuole ridarci il maltolto e pure quattro milioni di posti di lavoro (non sappiamo se incluso o escluso il milione che ancora ci deve dal '94). Eppure Bersani è tranquillo, è ancora convinto di vincere perché dice che gli italiani sono intelligenti. "Peccato che l'intelligenza sono almeno vent'anni che se la sono persa" si affrettano a diramare tutte le agenzie di stampa europee che sul nostro ritrovamento del senno non ci fanno troppo affidamento. Ad ogni sparata del Presidente del Milan, infatti, lo spread aumenta e tutti i capi di stato già si vedono nelle foto di gruppo con le corna sopra la testa.
Intanto, dopo aver mandato allo sbaraglio il povero Fassina in giro per le trasmissioni televisive, per questo rush finale in cui pare che la sinistra sia un po' in debito d'ossigeno Bersani ha deciso finalmente di farsi aiutare dal rottamatore Renzi. Dato che Berlusconi e Monti si sono fatti ritrarre in amichevoli effusioni con dei cani, i due del Pd hanno deciso di darsi appuntamento al mercato di Torino per farsi immortalare vicino ai banchi dell'ortofrutta: la partita adesso si gioca voto su voto e dagli ultimi sondaggi è venuto fuori che i vegani ricoprono la percentuale più alta tra gli indecisi. Politicamente non sono né carne né pesce.
Insomma, questa campagna elettorale assomiglia sempre di più ad una partita a poker. C'è chi punta, chi rilancia e chi continua a bluffare sperando che tutti ci caschino per potersi prendere l'intera posta. Eppure il vero asso nella manica pare proprio che non ce l'abbia nessuno, tranne Grillo che evita le tribune televisive ma quelle di piazza se le sta facendo tutte. Il suo M5s è in crescita e si candida ad essere la vera alternativa politica al vecchio concetto di destra e sinistra. Beh, in realtà ci sarebbe anche Maurizio Crozza: se fondasse al volo un movimento io lo voterei.
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10/02/2013
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