La lettura delle attuali inadempienze ci costringono, pur nella consapevolezza del drammatico periodo storico che l'economia italiana sta vivendo, alle seguenti osservazioni:

• crescente consapevolezza circa l'evidente scarsa volontà di munire la nostra Struttura sanitaria delle necessarie capacità organizzative e professionali, riflesso della difettosa conoscenza dell'assetto territoriale nonché della malevola programmazione politica economica provinciale e regionale;

• scarsa conoscenza e considerazione del fondamentale ed insostituibile ruolo svolto dagli Anestesisti Rianimatori nella economia e sicurezza di ogni presidio sanitario degno di tal nome;

• scarsa attenzione rivolta alla perdurante necessità di un sovraccarico di lavoro e all'impossibilità di un adeguato aggiornamento scientifico, entrambi garantiti di diritto ma puntualmente disattesi, entrambi causa di un aumentato rischio clinico nei confronti dell' utenza.

• ingiustificato ritardo dei lavori di completamento della ristrutturazione della Rianimazione che da tre anni costringe il personale a lavorare in una sede precaria e lontana n.7 piani dal Dipartimento di Emergenza Urgenza con grave rischio per gli utenti e gli operatori;

• la mancata copertura del posto di Direttore della Struttura Complessa di Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica del Presidio ospedaliero di San Benedetto del Tronto;

• la perdita dell'organico infermieristico specifico di anestesia per l'attività anestesiologica intra ed extra le sale operatorie.

A copertura delle necessità denunciate nelle occasioni note alla Direzione Sanitaria corre l'obbligo urgente di istruire quanto prima il bando di concorso per l'assunzione immediata di almeno 3 specialisti in Anestesia e Rianimazione, a garanzia della continuità assistenziale dei Servizi Ordinari e della attività di Sala Operatoria. Ciò ponendo come termine non prorogabile la fine di febbraio 2013.

Fondamentale anche un chiarimento definitivo circa il Piano Occupazionale del Servizio di Anestesia e Rianimazione del Nosocomio cittadino: non ultimi, la nomina di un Primario, la definitiva riconsegna dei locali (ristrutturati e a norma di legge) della Rianimazione e il ripristino dell'organico infermieristico specifico di anestesia per l'attività di sala operatoria.

Nel caso la Direzione dell'AV n.5 dovesse continuare a sottovalutare i ripetuti richiami ad un atteggiamento più responsabile nei confronti dell'utenza, si renderà necessaria dal 1 marzo 2013 la riprogrammazione dell'assistenza in Sala Operatoria e, a seguire, dell'attività istituzionale incomprimibile con drastica riduzione delle stesse.

*Segretario Provinciale AAROI-EMAC