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Quattro domande per l’Assessore Viventi

San Benedetto del Tronto | Alta velocità: bufala, promessa elettorale o impegno serio?

di Martina Oddi

In questi giorni si fa un gran parlare di ferrovie. Suonano le trombe ad Ancona e canta vittoria l'Assessore Viventi. Lusingato dalla sfida tra Italo e Freccia Rossa che sembra sul punto di scatenarsi sulle rotaie navigate dell'Adriatica. Il Sindaco Gaspari scrive a De La Valle, Il Presidente di Confindustria Bucciarelli si appella all'urgenza di infrastrutture, in particolare quelle ferroviarie sul territorio, pena la sua esclusione da tutti i circuiti legati allo sviluppo.

Muoversi da San Benedetto è diventato un acclamato problema, e i poveri pendolari che si spostano per lavoro soprattutto verso il nord della Penisola sono relegati a due fermate al mattino, senza alcuna copertura per il pomeriggio. Considerato che si apprestano poi le festività natalizie, e gli esodi di parenti, studenti e di - scarsi - vacanzieri, la situazione che si profila all'orizzonte sembra drammatica.

Pochi treni, sovraffollati e modulati su coincidenze improbabili tra Ancona e Bologna. Sorgono allora spontanee quattro domande per l'Assessore Viventi, che saranno saltate alla lingua dei tanti malcapitati Piceni che sono costretti a muoversi in treno.

1. Perché si parla di Freccia Rossa sulla Milano Ancona, se si sa benissimo che nel tratto fino a Bologna non esiste una infrastruttura dedicata in grado di sostenere l'alta velocità, e si vogliono vendere come una conquista le tre ore di percorrenza, quando già oggi il tempo previsto per arrivare a Milano, con partenza da Ancona, è di tre ore?
2. Si allude forse all'arrivo di un nuovo operatore lungo l'Adriatica?
3. Perché i miglioramenti delle ferrovie riguardano sempre il tratto a nord di Ancona?
E infine, 4. perché a San Benedetto sono rimaste solo due fermate, quando Pesaro e Ancona hanno una copertura ben superiore?

Piuttosto che investire su un improbabile miglioria legata all'alta velocità forse sarebbe più sagace potenziare le fermate del Freccia Bianca. Migliorando il servizio anche nel sud delle Marche, riconoscendo a San Benedetto il suo ruolo strategico nel medio Adriatico, con più fermate dei treni a lunga percorrenza. Smettendo di elargire sorrisi e riconoscendo la richiesta di infrastrutture come un diritto del territorio.

19/12/2012





        
  



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