È iniziata a Grottammare la sperimentazione dei vivaisti a servizio della didattica universitaria: nelle settimane scorse, alcuni imprenditori del distretto florovivaistico della zona hanno tenuto alcune lezioni agli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, in previsione della manifestazione "Giardineggiare a Grottammare", promossa dal Comune in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze e le associazioni di categoria Marcheflor e Cia - Confederazione italiana agricoltori.

L'iniziativa, presentata nelle settimane scorse a Grottammare, è parte integrante del corso di Laurea Magistrale di Architettura in "Arte dei Giardini", tenuto dal professor Sergio Martellucci. Un progetto che alle lezioni teoriche abbina un tirocinio pratico e si concretizzerà nel mese di agosto con l'allestimento di giardini temporanei in vari luoghi cittadini su disegno e cura degli studenti: «Siamo particolarmente orgogliosi di aver attivato questa collaborazione - afferma il sindaco Luigi Merli - Una sinergia che oltre a valorizzare le grandi capacità e qualità produttive del nostro distretto contribuirà certamente a metterne in risalto anche l'immagine, grazie a un progetto che sfrutta le caratteristiche locali con originalità».

Nella fase teorica, i vivaisti hanno il compito di fornire ai ragazzi del corso indicazioni su come progettare i diversi giardini in base al proprio lavoro e alle specificità colturali e di marketing delle singole aziende: quali piante, quali materiali e modalità di montaggio del giardino. «Attraverso questa iniziativa che si svilupperà con la realizzazione di giardini temporanei allestiti per dieci giorni nel corso del mese di agosto nella città di Grottammare - hanno commentato Massimo Sandroni presidente della Cia provinciale di Ascoli Piceno e Pino Santori presidente di Marcheflor, docenti all'UNIFI insieme al sindaco di Grottammare e a Peppe Traini di Eco-SErvice - intendiamo promuovere lo sviluppo del distretto florovivaistico. I giardini, infatti, faranno emergere la cultura e le peculiarità colturali del nostro territorio».

Le aree tematiche che caratterizzano il percorso formativo degli studenti sono cinque e strutturate secondo le peculiarità del patrimonio florovivaistico del distretto di Grottammare:
"Il giardino dei sapori": giardino che guarda all'orto, all'enogastronomia locale magari collegandosi direttamente ad un'attività di ristoro di Grottammare;
"Il giardino del ‘900": nel primo ‘900 nasce l'idea di Giardino Mediterraneo, specializzazione dei florovivaisti di Grottammare e aspetto architettonico di Grottammare;
"L'innovazione del giardino mediterraneo": quale futuro per il progetto del giardino mediterraneo? Alcune proposte che ragionano sull'innovazione;
"Il giardino ed il mare mediterraneo": riflessione sulla Riviera delle palme e sul rapporto fra la flora mediterranea ed il mare in tutti i suoi aspetti. Questo giardino rifletterà anche sui recenti problemi legati al punteruolo rosso;
"Il giardino del 43° parallelo": il giardino geografico, il giardino mondo. Riflessione su popoli colture e culture del 43° parallelo.