Si è svolto oggi nella sede di via San Giovanni da Palestrina a Fermo il pranzo di solidarietà in favore di Casa Betesda, il centro di accoglienza promosso dalla Caritas Diocesana. L'iniziativa, intitolata "Il filo di Bet", è stata organizzata allo scopo di raccogliere fondi per le attività del centro.
Al pranzo hanno partecipato oltre 100 persone. Tra queste, vari rappresentanti del mondo delle istituzioni, tra cui il Prefetto Emilia Zarrilli, il consigliere regionale Rosalba Ortenzi, il presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti e l'assessore alla Cultura Giuseppe Buondonno, l'assessore alla cultura del Comune di Porto Sant'Elpidio Annalinda Pasquali, l'assessore del Comune di Sant'Elpidio a Mare Giuseppe Ciarrocchi, la direttrice dell'ambito sociale Daniela Alessandrini, il sindaco di Montegiberto Giovanni Palmucci. Presenti anche vari imprenditori e rappresentanti delle categorie produttive locali: Confindustria, Confartigianato, Confcommercio. Hanno partecipato inoltre vari parroci di Fermo, tra cui il vicario generale don Pietro Orazi, medici e primari, avvocati, amici.

Il pranzo è stato offerto dall'Istituto Alberghiero "E. Tarantelli" di Porto Sant'Elpidio, diretto dai professori Isidori e Piermarini. Hanno servito gli allievi del secondo e terzo corso. L'allestimento è stato offerto dall'Hotel Timone di Porto San Giorgio. Hanno contribuito inoltre con i loro prodotti la Agroalimentare Monaldi, La Campofilone, l'Azienda vinicola La Corte dei Farfensi, Acque minerali Fonti di Palme di Domenico Fedeli e l'Azienda Giuli Pasquale.
Un sostegno economico diretto è stato offerto da Vizi e sfizi Panificio Ripani di Porto San Giorgio, Bottoni Giovanni Fiori e piante, Fondazione Carifermo, Confindustria Fermo, Asite, Solgas, Ecochim, Adriantess, Music Shop Fermo, House & Co articoli da regalo.
Ha concluso la giornata un concerto di pianoforte offerto dal Conservatorio Pergolesi di Fermo, eseguito da Federico Clementi che ha suonato musiche di Beethoven e di Liszt.

Durante il pranzo il direttore della Caritas Diocesana don Vinicio Albanesi ha fornito i dati relativi alle attività di accoglienza di Casa Betesda nel 2010. Da questi dati si evince che le persone accolte sono state 46, per un numero complessivo di notti di 3.482. Le provenienze sono state le seguenti: 21 persone italiane per il 34% delle presenze notturne, 7 dalla Nigeria (27%), 4 dal Senegal (15%), 4 dal Pakistan (6,4%), 3 dalla Romania (5,7%), 2 dalla Polonia (4%), 1 dal Camerun (0,3%).
Il bilancio di Casa Betesda nel 2010 ha registrato entrate per 38.892 euro, delle quali 22.633 provenienti da privati, compresa l'Arcidiocesi di Fermo, e 16.140 provenienti da enti pubblici (Comuni del comprensorio). Il costo medio di ospitalità è risultato di 11 euro a persona al giorno. Il tasso di utilizzo della Casa è stato di 9,53 posti letto occupati di media all'anno sui 12 disponibili.
Durante la giornata è stato lanciato il progetto "Il filo di Bet. Azioni colLEGATE per il nostro territorio"; un'iniziativa che tende a specializzare le persone accolte in professioni necessarie al nostro territorio per il conseguente inserimento lavorativo delle stesse.
E' stato inoltre annunciato l'accoglimento da parte delle organizzazioni "Mondo Minore" e Comunità di Capodarco l'accoglienza di 20 minori tunisini con un duplice accordo con l'Anci e con la Regione Marche.