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Mauro Trapè’ riconfermato presidente dell'Azione Cattolica Diocesana

Fermo | Fra le priorità del mandato: l’identità dell’AC ed un maggior intervento dell’associazione sui temi attuali della società

Mauro Trapè continuerà a guidare l'Azione Cattolica Diocesana di Fermo anche per i prossimi tre anni. 44 anni, sposato, due figli, agente di commercio, da 20 anni in AC (fra i suoi passati incarichi ha rivestito anche la carica di vice Presidente del settore Giovani oltre alle numerose attività seguite all'interno della Parrocchia di San Paolo a Piane di Montegiorgio dove risiede) è stato riconfermato Presidente fino al 2014.
"È con gioia - scrive Trapè - che accolgo il Decreto, firmato dall'Arcivescovo Mons. Luigi Conti, di riconferma all'incarico di Presidente dell'Azione Cattolica dell'Arcidiocesi di Fermo.

La mia nomina arriva in un momento particolarmente duro per tanta parte dell'umanità: la situazione del Giappone dopo il devastante terremoto, la guerra nel Nord Africa e le molte guerre che silenziosamente si combattono in tante parti del mondo; la drammatica situazione degli sbarchi a Lampedusa, i danni causati dalle piogge anche nella Provincia di Fermo (per cui, dopo lo stato di emergenza, è atteso il riconoscimento dello stato di calamità da parte dello Stato) e così molte altre gravi situazioni sono oggi davanti ai nostri occhi e dentro i nostri cuori. La situazione in generale non sembra darci molto coraggio o lasciarci ben sperare.

Inoltre capita spesso di essere disillusi, sospettosi, di essere appesantiti dai nostri molti servizi. Spesso la fiducia gioiosa, l'attesa fremente, la capacità di sperare e sognare, tipiche caratteristiche dell'infanzia, sono in noi perse nel troppo correre e nel troppo "fare". Come recuperarle? Imparando la grammatica del silenzio, una lingua difficile, tipica della fede. Questo ci costringe a chiudere le labbra, a tacere per immergerci nel silenzio. Un silenzio non sterile ma che apre al dono. Il silenzio è la lingua ultima degli innamorati veri che raggiungono l'apice del loro amore quando tacciono e si guardano negli occhi per poi aprirsi nel dono di sé all'altro. A tutti i soci di AC chiedo di vivere questa grammatica del silenzio, di tacere per contemplare l'Amore di Dio, certi che questo ci aiuterà sempre di più ad aprirci all'altro con gioia".

Fra le priorità del mandato del Presidente Trapè: ridare identità all'AC lavorando sul senso di appartenenza degli associati e sui momenti di formazione ed un maggior intervento dell'associazione sui temi attuali della società (la vita, il lavoro, la famiglia, l'educazione, ecc).

 

01/04/2011





        
  



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