Tempesta dacqua sul Piceno
San Benedetto del Tronto | Celani: Non creiamo allarmismi: nessuno aprirà le dighe.
di Martina Oddi
allagamento porto d'ascoli
Stato d'emergenza nel Piceno, messo sotto assedio dal maltempo che non sembra aver fine. Ancora per qualche giorno la situazione rimarrà grave, stando alle previsioni meteorologiche. Massima allerta della protezione civile e dei vigili del fuoco, che lavorano a pieno ritmo sulle emergenze. Le condizioni più difficili lungo l'asse attrezzato, dove molte fabbriche sono state allagate e non potranno riattivare la produzione nei prossimi giorni. "Parteciperemo al tavolo convocato tempestivamente dal Prefetto" spiega il Direttore di Confindustria Luciano Vizzioli, riferendosi all'incontro convocato d'urgenza stasera alle 18.00 da Minunni alla presenza delle autorità provinciali.
"Il problema che assorbirà tutte le nostre energie sarà ripristinare la sicurezza nella mobilità - dice Celani -. Fino ad ora sono stati liberati tutti gli svincoli dell'Ascoli - Mare, e i tratti compromessi dal fango, come quello tra Castel di Lama e Maltignano. A San Benedetto la situazione è sotto controllo e rimane ostruito solo il sottopasso di Viale dello Sport che dà accesso alla Superstrada. Ci stiamo lavorando".
E aggiunge: "Dopo un primo censimento dei danni, basato su una ricognizione dei costi necessari a ripristinare la normalità, passeremo ad una seconda fase con una valutazione più dettagliata, finalizzata a ottenere gli aiuti previsti dalla legge, dal Governo Centrale e dalla Regione. Supportando così i privati e le imprese che hanno subito i danni, per fronteggiare una situazione molto delicata, su cui ancora non è stato decretato lo stato di calamità naturale".
Con l'invito a non creare inutili allarmismi, il Presidente Celani assicura che le dighe non verranno aperte e reggono bene. Anche il Tronto è in sicurezza, e gli interventi successivi alla piena del '92 hanno funzionato. Anche se, le voci dei bene informati parlano di ritardi nei lavori di messa in sicurezza del fiume, lungo il quale ancora in diversi punti - come lungo la pista ciclabile di Spinetoli - alcune falle rimaste dalle precedenti esondazioni si sono allargate. Il Tronto, straripato stanotte alle 2.00, non sembra però particolarmente minaccioso.
Piogge abbondanti, violente negli ultimi anni, a cui dovremmo essere preparati, in quanto ampiamente previste in seguito all'inquinamento e ai cambiamenti climatici che esso porta con sé. Per quanto tempo ancora porteranno solo allagamenti e fango, incidenti e morti?
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02/03/2011
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