La laicità è condizione di progresso, ne sono sicuri Daniele Primavera, Alberto Mattioli, e Marco Santarelli, ricercatore del CNR, autore di Diario di un incontro, edito Zikkurat Edizioni&Lab. Primo di tre volumi in cui la scienza arriva dritta al lettore con un linguaggio semplice e immediato, il libro, che racconta l'amicizia tra l'autore e Margherita Hack - verrà presentato il 4 marzo alle 17.00 all'Auditorium Comunale.

La scienziata che più di tutti presta la sua immagine e la sua conoscenza alla causa della ricerca, anche in questo caso affronterà il tema della laicità come garanzia ineludibile di un progresso reale non orientato dalle esigenze del mercato dei grandi gruppi, gli unici oggi a finanziare i progetti. Proprio nell'aver bandito le risorse interne degli Istituti costretti a ricorrere ai privati, sta - secondo Santarelli - il limite più grande della riforma Gelmini.

Ma il paradosso non è solo questo, anzi in generale i criteri di distribuzione delle risorse sono viziati dalle pressioni e dai retaggi delle lobbies di potere, religiose o statali, da Roma fino alle città più periferiche. E san Benedetto non fa eccezione. Mentre nulla si investe in centri laici di aggregazione, il Comune di San Benedetto versa alle confessioni religiose 100.000 € l'anno. La legge n.10 / 1977 prevede la destinazione dei contributi degli investimenti urbanistici alle diocesi - per il 12% - e il restante 1 % alle altre confessioni. Sebbene decaduta la norma, il provvedimento viene tuttora perpetuato in base a una delibera comunale del 1988.

Questa la denuncia di Primavera, e Mattioli precisa: "le convinzioni di una setta non possono impedire ai ricercatori di svolgere il proprio lavoro destinato a migliorare la vita della società". Dal processo di Galileo, alle cellule staminali della fecondazione assistita, la storia insegna che la scienza tenta di liberarsi dalle catene del dogma. Un riflesso culturale scaduto contro una scelta di sopravvivenza.