Riceviamo da Gianluca Pasqualini, consigliere PD Comune di S. Benedetto Tr. e Membro del Coordinamento cittadino "Mozione Marino":

Non riesco a capire come dei giovani amministratori di due importanti città della nostra provincia, possano congiuntamente affermare che loro sono stati gli artefici della nomina dell'Assessore Regionale. alle Politiche del Piceno e che l'hanno fatto solo per equilibri politici (mi viene da pensare che queste esternazioni ora vengono fatte in prospettiva delle prossime candidature regionali).

I due sindaci sono gli stessi che ora cavalcano (facendo parte del coordinamento provinciale) la mozione Bersani "dare un senso a questa vita". È proprio un bel senso di vivere quello di farsi eleggere e poi pensare solo ai propri tornaconti ed infischiarsene di tutto il territorio.

Il territorio che oggi avrebbe bisogno di amministratori locali impegnati notte e giorno a risolvere la grande crisi che sta soffocando il piceno. Io personalmente non mi riconosco in questo modo di fare politica e posso ribadire con forza che scelgo la mozione marino che tenterà di riformare questo modo di fare politica, spazzando tutto il marciume che si è accumulato in questi anni. Sono per mettere sia le persone che il territorio al centro della storia. Riformando le istituzioni e migliorare la partecipazione coinvolgendo tutti nelle scelte programmatiche.

Cambiare l'Italia con cinque parole: Apertura, Coraggio, Merito, Protezione e libertà. È tutto qui il cambiamento a cui possiamo davvero aspirare, per riportare le persone a vivere una vita di qualità, di speranza e vissuti quotidiani. Un partito davvero di tutti e non solo degli eletti, che ascolti prima di ogni decisione la base i suoi circoli. Un partito che ha a cuore i diritti di tutti, un partito laico. Un partito aperto, trasparente e credibile come vorremmo che fosse il nostro paese.