Canoni demaniali: il Comune sollecita l'assegnazione delle aree
San Benedetto del Tronto | Insieme alle società sportive si punta alla transazione sul pregresso. Si ritiene si possa arrivare ad una riduzione tra il 10 e il 50% di quanto richiesto dall'Agenzia del Demanio. Venerdì scorso riunione tecnica in Municipio. Ecco tutti i particolari.
Il Comune di San Benedetto
Riduzione sul pregresso e acquisizione delle aree. Sono le due strategie che il Comune di San Benedetto del Tronto e le associazioni sportive intendono perseguire, svolgendo ognuno il proprio ruolo. È quanto deciso durante una riunione che si è svolta venerdì 19 settembre presso la sala giunta del Comune, alla quale hanno preso parte il sindaco Gaspari, i dirigenti comunali Rosati (settore Gestione delle risorse) e Polidori (settore Sviluppo del territorio), funzionari comunali, i tributaristi prof. Claudio Angelone e prof. Lorenzo Del Federico, i rappresentanti di alcune delle società coinvolte: Giuseppe Ricci per il comitato di gestione della pista di pattinaggio, Pierluigi Tassotti per il circolo tennis "Maggioni" ed alcuni esponenti della bocciofila.
Riunione durante la quale è stata condotta una lunga ed approfondita discussione sul tema delle somme richieste nelle scorse settimane dall'Agenzia del Demanio a titolo di canone "pregresso". Su questo punto, ebbene, Comune e associazioni punteranno nei prossimi giorni ad Ancona ad una "transazione". Si ritiene si possa arrivare ad una riduzione tra il 10 e il 50% di quanto richiesto dall'Agenzia. Tenuto conto, oltretutto, che l'annoso procedimento per l'assegnazione delle aree a titolo gratuito al Comune di San Benedetto è tuttora in corso (la prossima udienza è per il 9 luglio 2009 al Tar delle Marche), e in base ad alcuni precedenti pronunciamenti giurisprudenziali sembrerebbero doversi concludere a favore dell'ente comunale, visto il decreto legislativo n. 6 del '98 e la legge 61 dello stesso anno. Aree strategiche per il Comune, secondo il sindaco Gaspari, che il Comune ha grande interesse ad acquisire.
E in attesa del pronunciamento dei giudici amministrativi, il Comune chiede la gestione delle aree dietro pagamento di un canone simbolico, che poi verrebbe ripartito tra le associazioni. Le quali, si è ribadito nel corso della riunione, sono tutte "no-profit", dal momento che svolgono attività di valenza sportiva, sociale e culturale.
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21/09/2008
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