"Un bilancio tutto sommato positivo, considerato anche il grande salto in avanti compiuto dalla la Sipa Costruzioni ditta proprietaria del Sabya Beach, che ha voluto dare allo chalet una nuova identità, fatta di eleganza e di molti nuovi servizi di qualità. Tutto ciò a dispetto delle previsioni che parlavano di una stagione catastrofica per il turismo".

Luca Bruni, gestore da tre anni del Sabya Beach (www.sabyabeach.it), ha esaminato a tavolino l'esito della stagione, che si è rivelato positivo, senza dunque smentire i bilanci fatti dagli albergatori della riviera grottese i quali, in netta controtendenza rispetto ad altre località turistiche del 'Bel Paese', hanno confermato un trand in salita se non in linea con l'estate 2007.

"Peccato che molto spesso non si riesca a fare di più - ha aggiungo Bruni percisando che - la cosa da fare sarebbe quella di destagionalizzare il turismo locale, ovvero cercare di non accontentarsi del gran numero di presenze che si registra in alta stagione concentrando i maggiori eventi proprio in tale arco di tempo, ma far si che i turisti o visitatori siano invogliati a fermarsi in riviera anche in altri periodi, dai mesi precedenti alla stagione estiva sino a quelli immediatamente successivi. A tal proposito mi viene in mente: perché non pulire le spiagge anziché a maggio, già dalla primavera?".

"C'è bisogno di un cambiamento da parte della politica imprenditoriale, la quale dovrebbe essere orientata di più verso la collaborazione anziché ad inutili ‘lotte intestine', cercando di indurre il turista a girare di più le nostre città; proprio quest'anno noi del Sabya abbiamo avuto l'idea di collaborare con alcuni negozi del centro di San Benedetto, città a noi più vicina geograficamente, affinché vi fosse uno scambio importante che portasse il turista a frequentare non soltanto la spiaggia ma anche la zona centro. Inoltre l'amministrazione dovrebbe cercare di considerare la nostra categoria non soltanto a ridosso della stagione estiva".

A tal proposito Bruni ci spiega come sia divenuta oramai un'abitudine da parte dell'amministrazione comunale quella di riunire l'ARPAM e le varie associazioni di categoria solamente nei primi mesi della stagione estiva per discutere di orari di chiusura, decibel e quant'altro, senza considerare il fatto che alcuni chalet non possono prendere decisioni e fare investimenti sulla base di decisioni prese così in ritardo.

"Qualora decida di dedicarmi all'intrattenimento notturno - ipotizza Bruni - sicuramente inizierei a pianificare il tutto sin dalla stagione invernale: dunque se le decisioni amministrative e di categoria giungono a Maggio o a Giugno come posso pensare di investire in questo modo?"

Pare dunque che seppur le cose siano cambiate negli ultimi anni in merito all'accoglienza turistica ed alla valorizzazione del territorio, resta ancora quella mentalità imprenditoriale che guarda al proprio esclusivo interesse, senza un'ottica ad ampio raggio che riesca a fare gioco di squadra per il bene del turismo locale.