Truffa ai danni dello stato scoperta dalle Fiamme Gialle
Matera | All'operazione,denominata "Ghost vigilance" ed eseguita dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Matera, hanno collaborato le Fiamme Gialle della Compagnia di Fermo.
Scoperta nel materano una mega truffa ai danni dello Stato nell'ambito dei contributi previsti dalla legge 488/92 - programmazione negoziata. Denunciati 29 soggetti di cui 12 raggiunti da ordinanza di custodia cautelare. Sequestrati terreni, stabilimenti industriali, numerosi conti correnti bancari e automobili di grossa cilindrata.
L'attività investigativa si è sviluppata attraverso indagini tecniche, perquisizioni, sequestri, accertamenti bancari, escussioni di testi e riscontri contabili. e nella giornata di ieri sono stati eseguiti provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria emessi nei confronti di: Giuseppe Annecca, già Presidente del citato Consorzio, destinatario di misura cautelare in carcere; Innocenzo Soldo, già direttore del citato Consorzio, destinatario di misura cautelare in carcere (irreperibile); Antonio Tobia, presidente della società Sviluppo Sud S.r.l. con sede in Potenza, destinatario di Misura cautelare in carcere; Armando Vittorio Ottone, già vice presidente del Consorzio "La Felandina", destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari; Achille Stigliano, amministratore di fatto della Progetto Insieme Srl, con sede in Ferrandina (MT), destinata agli arresti domiciliari; Laura Selvaggi, titolare della D.I. Progetto Insieme con sede in Ferrandina (MT), destinataria di Misura cautelare degli arresti domiciliari; Filippi Maurizio, amministratore unico della Grafiche Filippi S.r.l. con sede in Vicenza, destinao agli arresti domiciliari; Maurizio Zaccaria, legale rappresentante della Biofiber S.r.l., con sede in Potenza, destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari come Giorgio Ciambezi, legale rappresentante della Le Marche Fashion S.r.l., con sede a Potenza, insieme con Carlo Angelo Morini, legale rappresentante della Felix S.I. S.r.l., con sede a Potenza. Ancora: Pierangelo Innocenti, amministratore unico della Micronix Computer S.p.a. con sede a Montecatini Terme (PT), destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari e Raffaele Raiola, presidente comitato direttivo del Consorzio G.O.I. con sede a Napoli, destinatario di misura cautelare degli arresti domiciliari.
Sono stati notificati, oltre che ai soggetti di cui sopra, 17 informazioni di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti e sono stati sottoposti a sequestro terreni, fabbricati e beni mobili, per un valore approssimativo di euro 6.500.000,00.
Sono state avviate le procedure per il recupero delle somme già erogate, di circa 15 milioni di euro e indebitamente percepite dal Consorzio.Sono state bloccate le ulteriori tranche di contributo di circa 43 milioni di euro che gli appartenenti al sodalizio erano in procinto di riscuotere.
L'operazione di servizio, oltre alle province di Matera e Potenza, è stata eseguita su tutto il territorio nazionale e, in particolare, nelle province di Milano, Vicenza, Firenze, Pistoia, Roma, Napoli, Ascoli Piceno e Taranto ed ha visto impegnati circa 200 finanzieri.
Ora i particolari della vicenda. Gli uomini del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Matera, a seguito di una attenta e capillare attività di monitoraggio dei contributi in favore delle imprese operanti sul territorio della provincia, hanno scoperto una colossale truffa consumata ai danni del bilancio nazionale da parte del Consorzio Industriale e di Servizi "La Felandina", con sede in Potenza, che aveva stipulato nell'anno 2003 con il Ministero delle Attività Produttive un Contratto di Programma finalizzato alla realizzazione di un polo industriale multisettoriale nel comprensorio del Comune di Ferrandina, successivamente delocalizzato nel territorio di Bernalda, che avrebbe dovuto dare lavoro a circa 630 persone.Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera, durate circa tre anni, hanno permesso di accertare che il citato Consorzio e le società consorziate avevano avuto accesso ad un finanziamento di circa 58 milioni di euro finalizzati alla realizzazione dell'intero programma oggetto di investimento di circa 109 milioni di euro, mediante una serie impressionante di artifici e raggiri, consistenti in false attestazioni, utilizzo e/o emissioni di fatture per operazioni inesistenti.
Infatti, per poter accedere a questo programma erano necessarie due condizioni essenziali: finanziare l'investimento con il 25% di mezzi propri; possedere dei terreni su cui realizzare il programma industriale.
La prima condizione è stata aggirata facendo ricorso a fatture per operazioni inesistenti emesse da ditte fornitrici compiacenti, le quali si sono prestate ad emettere fatture di valore di gran lunga superiore ai beni forniti.
La seconda condizione è stata aggirata fornendo al Ministero delle Attività Produttive ora M.I.S.E. (Ministero Sviluppo Economico) dati falsi circa la disponibilità del suolo sul quale il polo industriale era destinato a sorgere.
Il Consorzio "La Felandina" aveva segnalato al Ministero la disponibilità di aree idonee ad insediamenti industriali ubicate tra lo svincolo S.S. 7, S.S. 407 Basentana e l'area industriale di Salandra. In realtà tale disponibilità non esisteva in quanto al 05 marzo 2003, data della stipula del Contratto con il Ministero, non vi era stata ancora nessuna assegnazione da parte del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Matera.
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18/09/2008
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