E stata chiesta una proroga di 6 mesi dal pm di Fermo nell'inchiesta sul museo malacologico, che portò al sequestro di circa mille fossili nel novembre 2007.

La notizia parte proprio dal il direttore del museo Tiziano Cossignani, indagato per presunte violazioni delle norme che regolano il possesso dei fossili.

Dall'atto, i legale di Cossignani avrebbero evidenziato "la cancellazione di tre capi d'imputazione originari e in particolare la ricettazione e violazione delle leggi doganali, in pratica le imputazioni più gravi ipotizzate all'inizio della vicenda".

Dunque la vicenda si sta a mano a mano sgonfiando e a carico di Cossignani resterebbe solo la violazione di due articoli della legge riferita al possesso di fossili italiani, che però non appartengono a lui e pertanto "la violazione non può evidenziarsi".

Il gip Carla Moriconi ha ora 10 giorni per decidere. Intanto i fossili restano sotto sequestro