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La Banda della Polizia di Stato in concerto

Teramo | Al Cineteatro comunale di Teramo per il Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi - 1807/2007. Martedì 22 gennaio 2008, alle ore 18:30, ingresso libero. Evento promosso dalla Prefettura Teramo.

di Nicola Facciolini

Banda della Polizia di Stato in concerto

Torna a Teramo, dopo nove anni, la Banda della Polizia di Stato. Il concerto al Cineteatro comunale, è in programma per martedì 22 gennaio 2008 nell'ambito delle manifestazioni celebrative per il "Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi - 1807/2007". L'evento è promosso dalla Prefettura di Teramo. Alle ore 18.30, nel capoluogo aprutino, tornano a rivivere le meravigliose sonorità concertistiche della Banda della Polizia di Stato, con ingresso libero a tutti i cittadini interessati.

Verranno eseguiti brani di Giuseppe Verdi, Gaspare Spontini, Stephen Melillo, Pietro Mascagni, Ciaikovski, tratti da importanti opere e sinfonie. La Banda musicale della Polizia di Stato da oltre 70 anni è un importante veicolo di divulgazione della musica in Italia e all'estero. Composta da 105 esecutori guidati da un vice maestro e da un maestro direttore, tutti musicisti provenienti dai più famosi conservatori nazionali, partecipa con stile e bravura alle celebrazioni pubbliche più importanti, rappresentando degnamente la Polizia di Stato.

La Banda asseconda ed incentiva i sentimenti artistici degli operatori di Polizia e contribuisce alla diffusione della sensibilità musicale fra i cittadini. Le sue esibizioni, sia nei più celebri teatri sia nelle piazze italiane e del mondo, sono particolarmente apprezzate. Con un vasto repertorio che comprende, oltre alle tradizionali marce militari, anche brani originali e trascrizioni di musica classica e contemporanea, la Banda contribuisce ad avvicinare i cittadini, attraverso la musica, al concetto di "Polizia di prossimità" (poliziotto di quartiere). L'alto profilo artistico delle sue interpretazioni e la qualità dei programmi proposti qualificano la Banda musicale della Polizia di Stato tra le migliori orchestre di fiati a livello internazionale.

La Banda musicale della Polizia incide i suoi brani anche sui cd musicali prodotti dalla casa discografica "Edizioni musicali Wicky", e svolge una continua e intensa attività concertistica in Italia e all'estero. Le collaborazioni della Banda musicale con artisti di fama internazionale come Mariella Devia, Katia Ricciarelli, Leon Bates, Stefano Bollani, Amii Stewart sono una testimonianza dell'alto livello qualitativo raggiunto anche nelle esecuzioni più impegnative.

Di grande rilievo sono anche i concerti tenuti con i cori delle più importanti istituzioni musicali, quali Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Regio di Torino, Teatro dell'Opera di Roma, Accademia di S. Cecilia, Teatro Massimo di Palermo. Già presente a Teramo nel 1999, riscosse ampio successo in un Teatro stracolmo di appassionati di musica. Preceduta dal mazziere e diretta dal Maestro Maurizio Billi e dal Vice Direttore Roberto Granata. La Banda della Polizia di Stato dà vita ogni anno a numerose ed apprezzate esecuzioni anche in collaborazione con prestigiose istituzioni musicali.

La Banda musicale della Polizia di Stato è stata fondata a Roma nel 1928, con elementi provenienti dal Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, in un periodo storico dominato da un profondo desiderio di rinnovamento e di ricerca nell'ambito degli strumenti a fiato.

Primo direttore fu Giulio Andrea Marchesini. Musicista di grande sensibilità, particolarmente attento ai problemi tecnico-strumentali, fu autore di numerose trascrizioni e composizioni per banda di pregevole livello, tra cui Giocondità che, dal 1928, continua ad essere la Marcia d'Ordinanza del Corpo. Fu Marchesini a promuovere l'ampliamento del complesso musicale, che sotto la sua direzione prevedeva 70 esecutori, e a introdurre, tra l'altro, gli strumenti a corda (contrabbassi), oggi non più impiegati.

Se Marchesini, durante la sua trentennale gestione, riuscì a dare alla Banda un'impronta innegabilmente forte e duratura nel tempo, il suo successore, Antonio Fuselli, che assunse l'incarico nel 1957, portò il complesso bandistico a un livello artistico d'eccezione.

Figura storica di grande rilievo nella cultura bandistica italiana, Antonio Fuselli è stato autore di numerose composizioni e trascrizioni che dimostrano il livello e il grado di affinamento raggiunti in quel periodo nel campo della strumentazione per banda, consentendo al complesso musicale di raggiungere elevate qualità timbriche ed interpretative. Sotto la direzione di Fuselli, nel 1965, l'organico della banda venne ampliato a 102 strumentisti, un vicedirettore ed un direttore con la qualifica di "ufficiale".

Anche se nel complesso diretto da Marchesini erano presenti tutti gli strumenti indispensabili per una banda musicale, compresi strumenti tenuti fino ad allora in poco conto come l'oboe, il clarinetto basso e l'intera famiglia dei flicorni, nel nuovo organico la ripartizione interna delle varie classi strumentali è stata fissata con criteri ancora più precisi e razionali, valorizzando alcuni strumenti preziosi a discapito di altri (il contrabbasso ad ancia), che vennero gradualmente sostituiti da strumenti più perfezionati. Dopo la morte di Fuselli, avvenuta nel 1969, l'allora vicedirettore Pellegrino Bossone, vincendo il concorso nel 1973, fu nominato direttore della Banda musicale. Con lui la banda effettuò la prima incisione discografica nel 1977.

La svolta decisiva sul piano giuridico-ordinamentale avvenne, però, dopo la riforma della Polizia di Stato (1981), con il decreto del 30 aprile 1987 che regola tuttora l'ordinamento della Banda.

Tale riforma, portando la smilitarizzazione del Corpo e l'introduzione di figure femminili al suo interno, ha influito non poco sul rinnovamento stesso della formazione musicale.

La riorganizzazione prevedeva la soppressione di alcuni strumenti come1a terza tromba in fa, un flicorno contralto e due flicorni bassi/gravi in mi bemolle che vennero sostituiti da un basso/grave in fa e da un contrabbasso in si bemolle, strumenti sicuramente più affidabili e dotati di maggiore versatilità, anche sotto l'aspetto tecnico.

La cornetta, strumento lungamente impiegato nelle bande europee, venne definitivamente soppiantata dalla tromba. Mentre alcuni strumenti furono eliminati nella nuova formazione, altri fecero la loro prima comparsa in un organico che si apprestava ad essere tra i più completi e rappresentativi. Vennero introdotti in questo periodo infatti il pianoforte e la chitarra, portando così a 105 il numero complessivo degli strumentisti, tutti selezionati attraverso rigorosi concorsi nazionali.

Fonti: Prefettura di Teramo; Polizia di Stato; Istituto musicale "G. Braga".

21/01/2008





        
  



2+2=
Banda della Polizia di Stato in concerto
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