Scarichi fognari: è emergenza per le imprese
Fermo | Confindustria e Comune di Fermo chiedono alla Regione una disciplina sugliscarichi delle reti fognarie senza impianti di depurazione: unproblema per molte aziende ed alcuni privati
Una vera e propria emergenza per il territorio fermano: così Confindustria definisce l'inadeguatezza delle reti fognarie asservite a idonei impianti di depurazione. Attualmente infatti la Provincia si trova nell'impossibilità di autorizzare scarichi di acque reflue in reti fognarie non allacciate ad impianti di depurazione finale.
A fronte di questa impossibilità il gestore della rete (nel nostro caso l'ATO) è a sua volta impossibilitato a concedere l'allaccio alla rete fognaria all'impresa o al privato che lo richiedano.
Si comprende perciò come questo stato di cose stia ormai determinando, da oltre un anno, gravi difficoltà a numerosi soggetti: imprese che hanno realizzato edifici in zone non servite dall'impianto di depurazione, privati che hanno acquistato immobili per i quali non è possibile ottenere l'agibilità in quanto non ancora autorizzato l'allaccio fognario.
Per affrontare questo grave problema i costruttori edili di ANCE Fermo, presieduti da Federico Steca, hanno organizzato venerdì scorso nella sede di Confindustria Fermo una riunione con il sindaco di Fermo Di Ruscio, rappresentanti dell'ATO, del C.I.I.P. e dell'ARPAM a seguito della quale tutti i soggetti partecipanti hanno convenuto sulla necessità di sollecitare fortemente la Regione Marche ad approvare una disciplina transitoria che risolva questa situazione di stallo.
Infatti la Regione Marche non è dotata di una propria disciplina sugli scarichi delle reti fognarie sprovvisti di impianti di depurazione finale, ciò che ha determinato l'emergenza attuale.
Le Province marchigiane, di intesa con le rispettive ATO, hanno da tempo sottoposto alla stessa Regione una proposta normativa per risolvere le emergenze, ma nonostante l'intesa di massima con l'Ente Regionale a tutt'oggi Ancona non ha ancora adottato alcun provvedimento.
Pertanto Confindustria Fermo, di intesa e in collaborazione con il Comune di Fermo, l'ATO e gli altri soggetti istituzionali competenti, attiverà una serie di iniziative di sollecitazione alla Giunta Regionale affinchè questa, adempiendo alle proprie responsabilità, provveda finalmente a colmare questa lacuna.
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09/10/2007
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