Sindacato panificatori della Confcommercio: "Pretendiamo rispetto"
San Benedetto del Tronto | Da alcune settimane, il comparto della panificazione, è sotto attacco da parte dei media. A tal proposito nei giorni scorsi si è riunito il sindacato panificatori della Confcommercio di San Benedetto del Tronto.
Da alcune settimane, il comparto della panificazione, è sotto attacco da parte dei media. L'accusa è di aumenti abnormi dei prezzi del pane, tali da portare alla fame il popolo, è del tutto ingiustificato rispetto alla dinamica dei prezzi delle materie prime. La realtà non stà in questi termini, né corrisponde alle cifre di fantasia che sono state sbandierate. A tal proposito nei giorni scorsi si è riunito il sindacato panificatori della Confcommercio di San Benedetto del Tronto.
Il prezzo del pane nella zona mare - precisa il Presidente Marino Marini - si ferma ad un massimo di € 1.80 per poi scendere nell'entroterra fino a €1,40 e € 1,30.Confermo che negli ultimi mesi la categoria ha apportato degli incrementi del prezzo nella media del 5% purtroppo dettati da diversi scaglioni di aumento delle farine fino al 50% e condizionati dall'aumento del grano oltre il 100% nell'ultimo anno. Poiché il consumo quotidiano degli italiani è intorno ai 150 grammi pro capite, l'aggravio per ciascun consumatore sarà inferiore ai due centesimi di euro
Riteniamo che l'aumento sia legittimo e che le cause sono da ricercare su diversi fattori:
• la produzione nazionale non copre nemmeno il 50% del fabbisogno, pertanto si è costretti ad acquistare all'estero a prezzi più alti;
• l'aumento delle utenze come gas, energia elettrica, ecc;
• il costo del personale specializzato e notturno;
• le esigenze alimentari del cittadino che consuma sempre meno il pane comune e fa aumentare sempre di più la produzione di "pani speciali" che richiedono prodotti particolari a costi elevati e una manodopera sempre più professionale.
Ci auguriamo che nei prossimi mesi non precipiti la situazione con altre vertiginose maggiorazioni che abbiamo riscontrando fin'ora per tutta la filiera alimentare.
Sarebbe davvero importante che, informando l'opinione pubblica, gli eventuali prezzi non venissero semplicemente liquidati come effetto di "speculazioni", senza neppure chiedere spiegazioni alle organizzazioni che rappresentano i panificatori.
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04/10/2007
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