Nessun malore precedente, fatale per Guerrino Pascucci è stata la caduta di domenica mattina a duecento metri dal traguardo di Casette d'Ete. E' il responso dell'autopsia, effettuata dal dottor Giuseppe Sciarra stamattina all'obitorio di Fermo sul corpo del 45enne ciclista deceduto domenica mattina a Sant'Elpidio a Mare. L'uomo, sul rettilineo finale, si era sfilato dal gruppo ed era finito sulla destra della carreggiata, fino a schiantarsi contro le transenne ed a battere violentemente il petto contro una palina segnaletica.

Sulle prime battute, vista l'insolita manovra, ai più era sembrato probabile un malore dell'uomo, forse un problema al cuore, che ne aveva causato la perdita di coscienza e la brutta caduta. Stesse indicazioni aveva dato in sostanza l'ispezione cadaverica, che però, non aveva chiarito tutti i dubbi sulla morte. Ora la svolta.

Dall'esame autoptico è emerso in sostanza che Guerrino Pascucci ha subito un'emorragia con lacerazione polmonare dovuta alla caduta ed al violento impatto. La consitente perdita di sangue ha causato uno shock ipovolemico: in pratica il calo della pressione arteriosa dovuto all'emorragia ha indebolito la spinta cardiaca fino a causare la morte dell'uomo. Resta allora il mistero su quella strana manovra sul rettilineo finale. Pur non essendoci stato alcun malore,possibile che si sia trattato di un calo di pressione, o di un annebbiamento della vista. Una banalità, forse, purtroppo fatale.