Solo attraverso la comprensione dei fenomeni e l'educazione al dialogo con persone di altre culture potremo valorizzare tutte le risorse della nostra società, compresi i cittadini immigrati, contro ogni rischio di chiusura e intolleranza.

Il nuovo Partito Democratico dovrà farsi motore di una spinta alla alleanza tra chi vuole fare della globalizzazione una opportunità per tutti e non una occasione per rafforzare il potere di una oligarchia.

Il sacrificio di milioni di immigrati contribuisce alla crescita economica e sociale del nostro paese, e questo non lo possiamo dimenticare.

Occorre una politica della accoglienza che garantisca i diritti dei lavoratori stranieri tutelando proprio per questo anche i lavoratori italiani.

Occorrono norme e procedure chiare che consentano alle donne e agli uomini immigrati onesti di fare progetti per la loro vita futura e per i loro figli in tranquillità.

Occorre, per garantire tutti, un sistema realistico di programmazione degli ingressi, servono norme efficaci per contrastare una immigrazione illegale, per reprimere trafficanti e sfruttatori che si arricchiscono rendendo schiave le prostitute e schiavi tutti gli immigrati costretti al lavoro nero, privo di ogni tutela e ogni diritto a fronte di orari di lavoro interminabili e al di fuori di ogni norma di sicurezza.

Una attenzione particolare sarà rivolta alle donne immigrate, ai loro problemi di madri e lavoratrici, alle loro solitudini, che forse non saranno poi tanto diverse da quelle di tutte le persone che nella nostra società vivono condizioni di povertà e di emarginazione.

Gli immigrati che condividono i valori della nostra Costituzione, che sono bene inseriti nel nostro Paese contribuendo al suo sviluppo sociale, devono poter diventare,se lo desiderano, cittadini italiani.
I bambini della seconda generazione, nati e vissuti in Italia, istruiti dalle nostre scuole, sono talenti da valorizzare esattamente come quelli di tutti i nostri giovani.

il nuovo Partito Democratico si pone questi obiettivi, all'interno del progetto di promozione della cultura della legalità rivolta a tutti i cittadini.

Parteciperanno Loredana Emili (Assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Benedetto del Tronto); Annalia Savini assistente sociale in rappresentanza della Associazione On the road; Zouhair Ben Hamed, in rappresentanza della consulta degli immigrati del Comune di San Benedetto del Tronto; Sally Kane, membro della segreteria della Camera del lavoro di Ancona con delega al mercato del lavoro e immigrazione per conto della CGIL nazionale, Don Massimo Mappelli della Casa della Carità di Milano del Cardinal Martini

domenica 8 luglio alle ore 19 alla Festa de l'Unità (dietro il faro di San Benedetto del Tronto) nello spazio di approfondimento politico dal titolo "Da noi nessuno è straniero".
Chiuderà la festa LA BANDA DEL VILLAGGIO SOLIDALE in concerto alle ore 21,30