Simone De Magistris: "Un cubista del suo tempo"
| CALDAROLA - Il critico darte Vittorio Sgarbi presenta la mostra del pittore.
“E’ per me un onore continuare gli studi sul manierismo e sull’arte rinascimentale che hanno reso felice la mia giovinezza”. Vittorio Sgarbi, curatore, insieme a Stefano Papetti, della mostra “Simone De Magistris,un pittore visionario tra Lotto e El Greco“ che si inaugura domani, mercoledì 5 aprile, a Caldarola, ha ricordato, nella conferenza stampa di presentazione, la sua “antica frequentazione con le Marche”; una frequentazione che gli ha consentito rinnovare “interessi antichi e passioni recenti”, offrendogli anche la possibilità di studiare un pittore “assolutamente originale”.
“Simone De Magistris non è affatto un minore, ma un pittore estremamente suggestivo che, se avesse lavorato a Roma, avrebbe avuto un successo pari almeno a quello del Cavalier D’Arpino, il maestro di Caravaggio”. De Magistris - ha precisato - è quasi cubista del suo tempo, un artista spericolato nello scomporre le forme: partendo dal Lotto, di cui è stato allievo, arriva alle stesse deformazioni di El Greco, un Picasso ante litteram, con geometrie, allungamenti. scomposizioni dell’impianto e del disegno che saltano i procedimenti logici e mimetici.
In questo senso è un pittore astratto, dalla personalità inconfondibile che, come i manieristi classici, non trasmette alcun sentimento devozionale ”. Da qui l’accostamento spontaneo a El Greco, pittore coevo che ha lavorato a Roma, di cui saranno esposte in mostra sei opere, quattro provenienti da Ferrara. Sgarbi,che è stato per quindici assessore alla cultura e sindaco di San Severino, ha ribadito il suo profondo legame con le Marche,” una terra inesauribile di tesori artistici e di bellezze ambientali”. Memore dei suoi studi sulla pittura veneta nelle Marche e al fine di rilanciare l’immagine del capoluogo della regione, ha proposto di organizzare una mostra su Nicola d’Ancona,.”un pittore straordinario, addirittura superiore a Carlo Crivelli”.
L’assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, ha ringraziato Vittorio Sgarbi per ciò che sta facendo per la nostra regione, “un testimonial eccezionale che valorizza anche talenti di arte contemporanea come Gino De Dominicis, in mostra attualmente a Milano e un’opera la “Calamita cosmica” esposta proprio in Piazza del Duomo.” “Un’idea spericolata- l’ha definita Sgarbi- ma un’opera che fa diventare piccolo il Duomo e sembra fatta apposta per stare lì.”
Minardi ha poi sottolineato come Caldarola, piccolo centro di 2000 abitanti, diventi con questa mostra su De Magistris un paradigma di come da ogni piccola città si possa valorizzare l’identità culturale delle Marche, avendo le potenzialità e la capacità di proiettarsi su una dimensione nazionale e sovranazionale. L’assessore si è detto anche felice che la mostra sia stata pensata e realizzata in un territorio che 10 anni fa è stato martoriato dal terremoto ed ha ricordato come la Regione Marche abbia impegnato molte risorse per recuperarne il patrimonio storico-architettonico .
“Un recupero rapido e all’insegna della qualità; in tal senso Palazzo dei Cardinali Pallotta, sede della mostra, né è un esempio validissimo. “ Quindi Minardi ha annunciato anche la programmazione regionale delle politiche culturali per i prossimi due anni che culmineranno nel 2008 con una grande mostra su Osvaldo Licini e nel 2009, ad Urbino, con una sulle opere da Giovanni Santi a Raffaello. Inoltre c’è la volontà- ha detto Minardi- di valorizzare i giovani talenti dell’arte visiva e fare di questa regione un luogo di incontro tra giovani artisti da tutto il mondo. Stefano Papetti, storico dell’arte, si è soffermato sul restauro di Palazzo Pallotta, antica residenza di Evangelista Pallotta, l’influente cardinale nato a Caldarola vicino a Sisto V e Prefetto della Fabbrica di San Pietro: “Abbiamo restituito - ha detto Papetti - il suo originario ruolo di contenitore d’arte al Palazzo Pallotta che, alla fine del Cinquecento ospitava più di 400 opere di artisti, tra cui il Guercino, oggi disperse nei musei di tutto il mondo. Mancano soltanto le stupende tappezzerie di cuoio dorato”.
Dal restauro è emerso che i fregi e le decorazioni della Stanza del Paradiso non sono di Simone De Magistris, come sembrerebbe logico, ma del pittore di San Ginesio, Domenico Malpiedi.
Il vicepresidente della Regione, Luciano Agostini ha ribadito come questa operazione culturale rappresenti compiutamente una distribuzione di valore aggiunto attraverso il binomio turismo-cultura, perché viene valorizzato e promosso non solo un grande evento ma tutto un territorio, ricco di arte, di natura , di sapori tipici. “Un invito quindi a partire da Caldarola per viaggiare nelle Marche.”
“Gli abitanti di Caldarola sono tutti coinvolti e impegnati per la buona riuscita di questo progetto al quale ci siamo dedicati da tre anni- ha detto il sindaco, Fabio Lambertucci- per rendere la cittadina accogliente a tutti i visitatori che sicuramente, grazie anche a Vittorio Sgarbi, si appassioneranno all’arte e al ricco patrimonio culturale del nostro territorio e di questa regione.”
In mostra ottanta opere provenienti dai più importanti musei italiani, tra cui El Greco, Lorenzo Lotto, Pomarancio, Tintoretto, Federico Barocci, Durante Nobili, Andrea Lilli, Federico Zuccari, Cavalier D’Arpino. Per la prima volta, i visitatori sono invitati a esprimersi su un’opera , proveniente dalla chiesa di Sant’Agostino a Narni, che Sgarbi attribuisce a Simone De Magistris. La mostra di Caldarola, che si inaugura ufficialmente domani alle ore 17.00, rimarrà aperta fino al 30 settembre.(Info: 0733.905529. www.simonedemagistris.it)
“Simone De Magistris non è affatto un minore, ma un pittore estremamente suggestivo che, se avesse lavorato a Roma, avrebbe avuto un successo pari almeno a quello del Cavalier D’Arpino, il maestro di Caravaggio”. De Magistris - ha precisato - è quasi cubista del suo tempo, un artista spericolato nello scomporre le forme: partendo dal Lotto, di cui è stato allievo, arriva alle stesse deformazioni di El Greco, un Picasso ante litteram, con geometrie, allungamenti. scomposizioni dell’impianto e del disegno che saltano i procedimenti logici e mimetici.
In questo senso è un pittore astratto, dalla personalità inconfondibile che, come i manieristi classici, non trasmette alcun sentimento devozionale ”. Da qui l’accostamento spontaneo a El Greco, pittore coevo che ha lavorato a Roma, di cui saranno esposte in mostra sei opere, quattro provenienti da Ferrara. Sgarbi,che è stato per quindici assessore alla cultura e sindaco di San Severino, ha ribadito il suo profondo legame con le Marche,” una terra inesauribile di tesori artistici e di bellezze ambientali”. Memore dei suoi studi sulla pittura veneta nelle Marche e al fine di rilanciare l’immagine del capoluogo della regione, ha proposto di organizzare una mostra su Nicola d’Ancona,.”un pittore straordinario, addirittura superiore a Carlo Crivelli”.
L’assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, ha ringraziato Vittorio Sgarbi per ciò che sta facendo per la nostra regione, “un testimonial eccezionale che valorizza anche talenti di arte contemporanea come Gino De Dominicis, in mostra attualmente a Milano e un’opera la “Calamita cosmica” esposta proprio in Piazza del Duomo.” “Un’idea spericolata- l’ha definita Sgarbi- ma un’opera che fa diventare piccolo il Duomo e sembra fatta apposta per stare lì.”
Minardi ha poi sottolineato come Caldarola, piccolo centro di 2000 abitanti, diventi con questa mostra su De Magistris un paradigma di come da ogni piccola città si possa valorizzare l’identità culturale delle Marche, avendo le potenzialità e la capacità di proiettarsi su una dimensione nazionale e sovranazionale. L’assessore si è detto anche felice che la mostra sia stata pensata e realizzata in un territorio che 10 anni fa è stato martoriato dal terremoto ed ha ricordato come la Regione Marche abbia impegnato molte risorse per recuperarne il patrimonio storico-architettonico .
“Un recupero rapido e all’insegna della qualità; in tal senso Palazzo dei Cardinali Pallotta, sede della mostra, né è un esempio validissimo. “ Quindi Minardi ha annunciato anche la programmazione regionale delle politiche culturali per i prossimi due anni che culmineranno nel 2008 con una grande mostra su Osvaldo Licini e nel 2009, ad Urbino, con una sulle opere da Giovanni Santi a Raffaello. Inoltre c’è la volontà- ha detto Minardi- di valorizzare i giovani talenti dell’arte visiva e fare di questa regione un luogo di incontro tra giovani artisti da tutto il mondo. Stefano Papetti, storico dell’arte, si è soffermato sul restauro di Palazzo Pallotta, antica residenza di Evangelista Pallotta, l’influente cardinale nato a Caldarola vicino a Sisto V e Prefetto della Fabbrica di San Pietro: “Abbiamo restituito - ha detto Papetti - il suo originario ruolo di contenitore d’arte al Palazzo Pallotta che, alla fine del Cinquecento ospitava più di 400 opere di artisti, tra cui il Guercino, oggi disperse nei musei di tutto il mondo. Mancano soltanto le stupende tappezzerie di cuoio dorato”.
Dal restauro è emerso che i fregi e le decorazioni della Stanza del Paradiso non sono di Simone De Magistris, come sembrerebbe logico, ma del pittore di San Ginesio, Domenico Malpiedi.
Il vicepresidente della Regione, Luciano Agostini ha ribadito come questa operazione culturale rappresenti compiutamente una distribuzione di valore aggiunto attraverso il binomio turismo-cultura, perché viene valorizzato e promosso non solo un grande evento ma tutto un territorio, ricco di arte, di natura , di sapori tipici. “Un invito quindi a partire da Caldarola per viaggiare nelle Marche.”
“Gli abitanti di Caldarola sono tutti coinvolti e impegnati per la buona riuscita di questo progetto al quale ci siamo dedicati da tre anni- ha detto il sindaco, Fabio Lambertucci- per rendere la cittadina accogliente a tutti i visitatori che sicuramente, grazie anche a Vittorio Sgarbi, si appassioneranno all’arte e al ricco patrimonio culturale del nostro territorio e di questa regione.”
In mostra ottanta opere provenienti dai più importanti musei italiani, tra cui El Greco, Lorenzo Lotto, Pomarancio, Tintoretto, Federico Barocci, Durante Nobili, Andrea Lilli, Federico Zuccari, Cavalier D’Arpino. Per la prima volta, i visitatori sono invitati a esprimersi su un’opera , proveniente dalla chiesa di Sant’Agostino a Narni, che Sgarbi attribuisce a Simone De Magistris. La mostra di Caldarola, che si inaugura ufficialmente domani alle ore 17.00, rimarrà aperta fino al 30 settembre.(Info: 0733.905529. www.simonedemagistris.it)
|
03/04/2007
Altri articoli di...
Macerata e provincia
27/10/2022
Completamente rinnovato il crossodromo comunale di “San Pacifico” (segue)
Completamente rinnovato il crossodromo comunale di “San Pacifico” (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
53 anni di Macerata Jazz (segue)
24/10/2022
Clinica Villa dei Pini: arriva l’innovativa Risonanza magnetica (segue)
Clinica Villa dei Pini: arriva l’innovativa Risonanza magnetica (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
07/10/2022
Giornata mondiale della dislessia (segue)
Giornata mondiale della dislessia (segue)
07/10/2022
L’Associazione Salvabebè Salvamamme per le donne vittime di violenza e ai loro figli (segue)
L’Associazione Salvabebè Salvamamme per le donne vittime di violenza e ai loro figli (segue)
07/10/2022
Premio Nobel per la Fisica 2022 (segue)
Premio Nobel per la Fisica 2022 (segue)
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
David Krakauer
"The Big Picture"
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?
Kevin Gjergji