Per principio non mi lascio intrappolare nelle logiche da passerella o nella facile tentazione che privilegia lo spettacolo politico a scapito dei contenuti. Tale logica è stata predominante nella precedente amministrazione quando, spesso, ha esternato pubblicamente i propri problemi o attriti.

Gli attuali consiglieri (parlo per la maggiornanza perché li conosco meglio) preferiscono stare in mezzo alla gente comune cercando di risolvere i loro problemi, e quando si tratta di argomenti di spessore che riguardano l’intera città ne discutono, anche animatamente, all’interno della maggioranza. Non sempre si è d’accordo e ne sono una dimostrazione pratica le votazioni, all’ultimo consiglio comunale, dei professori Lazzari e Palestini sulle mozioni sulla difesa della famiglia e sui DICO.

Capisco che i consiglieri che lavorano in silenzio non fanno notizia e quindi non sono appetibili da parte dei media, sicuramente non meritano il mancato rispetto da parte dei giornalisti che si divertono ad etichettarli come “ectoplasmi” o “consiglieri-paletta”. Personalmente ritengo che sia più utile ai cittadini un consigliere comunale attivo concretamente nel territorio ma silente piuttosto che uno che fa grossi proclami o interrogazioni (magari scaricate al momento da internet) fini a se stesse o non di pubblica utilità.

Il termine ectoplasma è associato al paranormale, a noi interessa la politica come impegno civile e quindi il normale inteso come fatto concreto.
Ovviamente ciò non esclude che possiamo essere pungolati o bacchettati dalla stampa quando non facciamo il nostro dovere su questioni di politica reale (al servizio del cittadino) lasciando in disparte le inutili passerelle mediatiche.

*Capogruppo dei Verdi al Comune di SBT