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Il Sindaco incontra gli alunni della Petetti

Porto San Giorgio | Gli alunni delle quarte elementari interrogano il Sindaco sulla questione dell’ospedale

Nei giorni scorsi gli alunni delle quarte elementari della Scuola “Petetti” avevano scritto decine di lettere al Sindaco di Porto San Giorgio ponendogli quesiti sul tema dell’ospedale. Tante le domande e gli interrogativi che vertevano tutti sulla preoccupazione di garantire una struttura ospedaliera di qualità per la cittadinanza.

Il Sindaco, nell’impossibilità di rispondere singolarmente a ciascun bambino, ha voluto incontrare gli alunni per confrontarsi con loro e con le insegnanti sulla delicata questione.

Nel corso dell’incontro, che si è tenuto stamani nei locali della scuola elementare e a cui era presente anche la preside dell’istituto, Marcella Bernabei, sono stati dibattuti tanti temi, e grandissima è stata la curiosità e l’attenzione dei bambini, forse un po’ sorpresi del fatto che il Sindaco avesse deciso di incontrarli personalmente per rispondere loro.

Lorenzo, Diego, Maria, Vanessa, Eugenia, Elisa, Andrea, tanti i bambini che hanno sottoposto il Sindaco ad un vero e proprio fuoco di fila: “si è partiti dalla questione ospedale – ha dichiarato il Sindaco Brignocchi - per poi spaziare ad altri temi quali l’inquinamento, le piste ciclabili, lo sport, i giochi per i bambini, etc… Ho cercato di spiegare, in modo semplice, che il problema ospedale non può essere affrontato in modo campanilistico, pretendendo di avere tutte le funzioni a Porto San Giorgio. La cosa importante è stata quella di far capire che siamo parte di un territorio più grande, e che le distanze tra le nostre cittadine, tra Porto San Giorgio e Fermo, ad esempio, sono piccole rispetto a quelle presenti nelle grandi città. Che magari impiega più tempo un cittadino di Ancona a recarsi all’ospedale di Torrette che un sangiorgese ad andare al Murri di Fermo. La prospettiva è avere un ospedale importante e qualificato nel capoluogo di provincia, facilmente raggiungibile, e strutture di specializzazione negli altri centri, garantendo comunque i servizi di base, e potenziando, come abbiamo fatto, il 118 che garantisce un servizio adeguato di Pronto Soccorso. Mi ha stupito questa attenzione dei bambini alla sanità. Di solito siamo portati a pensare che ci si preoccupi della salute solo in età adulta. Invece ho trovato bambini attenti, curiosi, sinceramente interessati. Un’esperienza da ripetere, anche su altri argomenti, perché i bambini di oggi – ha concluso Brignocchi - sono il futuro di domani, e farli sentire sin d’ora cittadini a pieno titolo non può che far bene”.

27/02/2007





        
  



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