Partito comunista dei lavoratori: no al Prodi bis
Fermo | Critico Fulimeni, della federazione di Fermo: "Per non consegnare il Paese a Berlusconi, si vara un programma berlusconiano, vergognosi Rifondazione e Pdci"
Critiche durissime dal responsabile della Federazione di Fermo del Partito comunista dei lavoratori Alessandro Fulimeni al dodecalogo scacciacrisi del premieri Romano Prodi.
"Il programma che Romano Prodi ha presentato alla sua maggioranza è di fatto una richiesta ultimativa di capitolazione rivolta alle sinistre italiane - scrive Fulimeni - Piena fedeltà a Usa e Nato con la continuità delle missioni militari e l’aumento delle basi, cancellazione dei Dico, 'riforma' delle pensioni, conferma della Tav, rigassificatori a volontà, privatizzazioni alla Lanzillotta. E infine Prodi chiede per sé poteri da monarca, che neanche Berlusconi aveva mai preteso: in caso di dissenso nel governo decide lui".
Secondo l'esponente provinciale del partito di estrema sinistra di recente costituzione, il centrosinistra va verso il berlusconismo.
"Per evitare il paventato ritorno del Cavaliere, si squaderna un programma organicamente berlusconiano - denuncia Fulimeni - tutto ciò contro cui i movimenti si sono battuti in questi ultimi anni viene posto alle sinistre come condizione capestro e non trattabile. E’ vergognoso registrare come Rifondazione Comunista e Pdci cerchino di far passare questa capitolazione indecorosa come un grande risultato e organizzino il linciaggio pubblico degli unici due senatori che non hanno votato ancora una volta le politiche di guerra. Se le sinistre accettano questo programma al solo scopo di salvaguardare i propri ministeri e la presidenza della Camera, si schierano contro il proprio popolo e spianano la strada al rilancio decuplicato di Berlusconi, come del resto è avvenuto nei primi nove mesi dell'esperienza Prodi. Spetta ora ai movimenti, unitariamente, dire NO al programma neo-berlusconiano del Prodi-bis; e in particolare al "popolo contro la guerra" preparare al meglio la mobilitazione nazionale del 17 marzo a Roma per il ritiro immediato delle truppe dall’Afghanistan e dagli altri luoghi di guerra, per il NO al Dal Molin e alle spese militari, per la chiusura delle basi Usa e Nato".
|
26/02/2007
Altri articoli di...
Politica
Neo sindaco Fermo Brambatti, faro' giunta a otto (segue)
Nella Brambatti con il 51,04%, è il nuovo sindaco di Fermo (segue)
Luca Tomassini, riconfermato sindaco di Petritoli (segue)
Il ritorno di Giulio Conti a Monte San Pietrangeli (segue)
Remigio Ceroni, riconfermato Sindaco di Rapagnano (segue)
Successo per il CONCERTO ALLITALIA (segue)
Marinangeli: Da quando la Cgil si occupa di urbanistica? (segue)
A Porto San Giorgio cresce il turismo: +16% (segue)
Fermo
An: "Vinceremo al primo turno" (segue)
Fermana: festa insieme al Comune per la Promozione (segue)
Concerto di Pasqua con il Trio Sabin (segue)
Blitz del Corpo forestale: sequestrato anche il canile di Capodarco (segue)
Parte il dizionario della cucina marchigiana (segue)
Basket: l'Elsamec si rovina la festa (segue)
Acquista la casa all'asta e la proprietaria si vendica avvelenandole le piante (segue)
Due arresti per le rapine alle tabaccherie: ma i due sono già in carcere (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati